Al via il progetto “Liberi dentro per crescere fuori” con il laboratorio “TuttoMondo” a Cagliari. L’iniziativa, destinata ai figli minori di genitori detenuti, ha lo scopo di rafforzare il legame familiare, promuovere l’integrazione sociale e sostenere la crescita dei ragazzi attraverso attività culturali e creative.
Il 2 dicembre 2024 prenderà il via a Cagliari il progetto “TuttoMondo”, che rappresenta una delle principali azioni del progetto “Liberi dentro per crescere fuori”, sostenuto da Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’iniziativa offre un’opportunità importante per i figli di genitori detenuti presso la Casa circondariale di Uta o in misura alternativa, attraverso laboratori culturali che promuovono l’integrazione sociale, la crescita personale e il rafforzamento del legame affettivo con i propri genitori.
Il progetto è gestito dall’associazione culturale Prohairesis, che ha organizzato tre distinti laboratori destinati a diverse fasce di età. Ogni laboratorio ha lo scopo di utilizzare la cultura e l’arte come strumenti per aiutare i minori a sviluppare competenze, stimolare la loro creatività e migliorare la loro capacità di esprimersi. Le attività si svolgeranno presso la Biblioteca di Monteclaro, a Cagliari, una location che ospita da tempo iniziative culturali per giovani.
Il primo laboratorio: il teatro come strumento di crescita
Il primo laboratorio, dal titolo “Dentro le nuvole c’è il mare”, è dedicato ai ragazzi dai 7 ai 10 anni. Questo laboratorio si concentra sul teatro di parola, ed è condotto dall’attrice e regista Maria Loi. Durante gli incontri, i partecipanti avranno l’opportunità di esplorare l’uso della parola, imparando a gestire anche il silenzio e i movimenti del corpo. L’obiettivo del laboratorio è aiutare i ragazzi a sviluppare la consapevolezza del proprio essere nel tempo e nello spazio, attraverso il gioco teatrale e l’espressione vocale. Le 18 ore di formazione, distribuite su 9 incontri, si concluderanno con una performance che permetterà ai partecipanti di mostrare quanto appreso.
Teatro di figura e rap: un percorso diversificato per i più grandi
Il secondo laboratorio, “Le mani che muovono i sogni”, è dedicato ai ragazzi tra gli 11 e i 13 anni e si concentra sul teatro di figura. A condurlo sarà Rauhl Bernardelli, un esperto di burattini e membro della storica famiglia di burattinai Sarzi. Il laboratorio permetterà ai ragazzi di esplorare la manualità e la creatività attraverso la realizzazione di burattini. Questo tipo di attività ha una forte carica educativa, in quanto stimola la fantasia e favorisce l’apprendimento attraverso il gioco.
Per i ragazzi dai 14 ai 17 anni, è previsto il laboratorio “Sei connesso?”, che si concentra sul rap come forma di comunicazione e aggregazione. Il laboratorio sarà guidato dall’artista William Mariani, in arte Willy Valanga, rapper e freestyler con una lunga carriera nella scena musicale italiana. I partecipanti apprenderanno le tecniche di scrittura e registrazione di testi rap, una forma di espressione che permette di trattare temi importanti come l’identità e la realtà sociale.
Lettura condivisa: un progetto per favorire la connessione tra genitori e figli
Parallelamente ai laboratori artistici, il progetto prevede un’attività di lettura condivisa. Minori e genitori, sia detenuti che liberi, leggeranno lo stesso libro, scelto in base alla fascia di età dei ragazzi. Una volta terminata la lettura, si terrà un incontro a Uta tra genitori e figli per discutere insieme il contenuto del libro, rafforzando così il legame familiare. L’incontro rappresenterà una forma di supporto psicologico, permettendo ai genitori di partecipare attivamente alla crescita dei loro figli, nonostante la separazione fisica causata dalla detenzione.
Il progetto “Liberi dentro per crescere fuori” è un’iniziativa importante che coinvolge diverse cooperative sociali cagliaritane come Elan, Exmè & Affini, e Panta Rei Sardegna. Collabora anche con la Casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Sardegna (Uiepe), e il Servizio Politiche Sociali del Comune di Cagliari. Queste collaborazioni rafforzano l’approccio integrato e multidisciplinare del progetto, che mira a sostenere la crescita dei minori e a migliorare la qualità della loro vita, nonostante le difficoltà familiari legate alla detenzione dei genitori.