Il 2024 segna il quarantesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer, uno dei protagonisti più rilevanti della politica italiana del Novecento.
Il sogno di un’unità nazionale, l’idea del compromesso storico, gli avversari interni ed esterni al Partito Comunista, e il percorso umano e politico di Enrico Berlinguer sono stati al centro di un convegno che si è svolto nell’auditorium di Sa Manifattura , a Cagliari. In occasione del quarantesimo anniversario della sua morte, l’incontro intitolato:“1984-2024: 40 anni senza Berlinguer, la lezione della storia“ ha visto la partecipazione di chi ha avuto la possibilità di conoscerlo persona.
Le parole di Gavino Angius
A introdurre gli interventi è stato Gavino Angius, ex parlamentare per il Pci, poi per il Pds e infine per i Ds, che ha condiviso un ricordo personale di Berlinguer: “Lo incontrai nell’estate del 1971. Ricordo il suo grande amore per la vita e il suo impegno verso la realtà che sognava di trasformare. Da giovane, frequentava i figli di operai, artigiani e contadini, lontani dalla sua origine familiare, e fu proprio in quel contesto che conobbe la povertà, decidendo di iscriversi al Partito Comunista partecipò anche ai famosi ‘moti del pane’ a Sassari nel 1943, che gli costarono una breve detenzione
I giornalisti Carlo Verdelli e Francesco Verderami hanno invece riflettuto sul periodo storico in cui si parlava in Italia del compromesso storico come unica soluzione per affrontare la crisi del Paese. Verdelli ha sottolineato che Berlinguer aveva una visione della società che andava oltre le logiche interne al suo partito: “Era una visione che, purtroppo, si è rivelata un’illusione”.
Verderami ha aggiunto che Berlinguer dovette fare i conti con le resistenze interne al Pci, con le pulsioni anti-governative di una parte del partito, anche se la sua intenzione era quella di salvare l’Italia. Oggi, ha concluso Verderami, il ricordo di Berlinguer rappresenta una sorta di monitoraggio per gli attuali dirigenti del Pd, chiamati a fare i conti con le sfide politiche del presente.