Venerdì 6 dicembre, alle 19, in via Montesanto 28 a Cagliari, si terrà un incontro sul diritto all’abitare con Stefano Portelli, ricercatore in antropologia urbana.
L’evento fa parte della rassegna cinematografica “Soglie” e prevede la presentazione del suo ultimo libro, Il diritto di restare. Espulsioni e radicamento tra Roma e Ostia (2024).
Durante la serata, Portelli dialogherà con Roberto Sedda, del GIT Sardegna SUD di Banca Etica, e interverrà anche Tamalacà, che proporrà uno sguardo sulla situazione abitativa in Sardegna.
Il ciclo di eventi si apre martedì 3 dicembre, alle 20:30, con la proiezione del film Punta Sacra di Francesca Mazzoleni (2020, 96 min.)
Soglie 2023: Espulsioni, Radicamento e Diritto alla Casa
L’incontro è organizzato in collaborazione con il GIT Sardegna SUD di Banca Etica e rientra nel progetto “Soglie“, ideato dal Circolo del Cinema Laboratorio Ventotto, con il finanziamento della Regione Sardegna. L’ingresso è libero, ma per assistere alla proiezione è necessaria la tessera FICC 2024 del Circolo Laboratorio28, disponibile al costo di 5 euro.
L’ONU ha calcolato che nel 2022 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case a causa di guerre e disastri climatici. Se fossero un paese, sarebbero il quattordicesimo più popolato al mondo. Mentre i trasferimenti legati alle catastrofi naturali sono monitorati dalle agenzie internazionali, i movimenti forzati legati a progetti di sviluppo sono seguiti da gruppi locali, come militanti per la casa e attivisti.
La demolizione di abitazioni e luoghi di comunità causa violenza e sradicamento, con effetti che possono emergere in forme difficili da comprendere.
Il libro Il diritto di restare esplora le esperienze degli abitanti dei borghetti intorno a Roma, dove molte persone trasferite sul litorale si sono sentite sradicate e isolate.
Il “diritto di restare” è oggi rivendicato dagli abitanti dell’Idroscalo, minacciato di sgombero per far spazio a un nuovo porticciolo turistico a Ostia.
Nel libro Le nuove recinzioni (2023), Portelli analizza come la concentrazione della ricchezza e l’impoverimento alimentano progetti urbani a favore del profitto, non del benessere.
Portelli, attivista per il diritto alla casa, ha scritto anche La città orizzontale (2017) ed è coinvolto in diverse iniziative per l’autodifesa contro gli sfratti.