La prevenzione in Italia: tra sfide istituzionali e supporto territoriale
La Giornata Mondiale contro l’AIDS, celebrata il 1 dicembre, è un’occasione per riflettere sull’importanza della prevenzione e sull’impegno delle associazioni come il LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS). A Cagliari, l’organizzazione guidata dalla dottoressa Brunella Mocci rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Fondata 34 anni fa, il LILA si dedica alla prevenzione, al supporto e all’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili. Con la sua sede nel capoluogo sardo, l’associazione propone test gratuiti per HIV, epatite C e sifilide, autorizzati dal Ministero della Salute, offrendo un ambiente accogliente e non giudicante.
I servizi del LILA sono essenziali per favorire un accesso più inclusivo alla diagnosi precoce, soprattutto per chi, per motivi di lavoro o mancanza di tempo, non può rivolgersi a strutture ospedaliere. La collaborazione con l’Università di Cagliari, che mette a disposizione spazi per i test, ne è un esempio concreto.
Diagnosi tardive e stigma: l’Italia ancora in difficoltà
Nonostante i progressi scientifici, il tema dell’HIV in Italia rimane complesso. La dottoressa Mocci ha sottolineato che oltre il 60% delle nuove diagnosi di HIV avviene in fase avanzata, quando l’infezione è già evoluta in AIDS. Questo dato evidenzia una grave lacuna nella diffusione di informazioni e nell’accesso ai test, problema particolarmente accentuato in regioni come la Sardegna, dove solo quest’anno si registrano 48 nuove diagnosi, 18 in più rispetto al 2022.
L’impegno del LILA si estende anche alla lotta contro lo stigma sociale. Molte persone con HIV continuano a subire discriminazioni, tra cui richieste illegali di test sierologici per accedere a lavori o corsi formativi. L’associazione gestisce un centralino telefonico attivo tre giorni a settimana, offrendo supporto a chi affronta difficoltà burocratiche o relazionali legate alla propria condizione.
PrEP: un’opportunità mancata per la prevenzione
Tra gli strumenti più innovativi nella prevenzione, la profilassi pre-esposizione (PrEP) rappresenta una svolta per le persone HIV-negative. Tuttavia, in Italia l’accesso alla PrEP è ancora limitato, ostacolato dai costi elevati e dalla mancanza di gratuità per gli screening necessari. Secondo la dottoressa Mocci, una maggiore diffusione della PrEP, già efficace in paesi come il Regno Unito, potrebbe ridurre significativamente le infezioni.
Per promuovere l’utilizzo di strumenti preventivi come la PrEP, il LILA ha avviato una campagna informativa. Parallelamente, l’associazione ha sollecitato le istituzioni regionali affinché rendano gratuiti i test per le infezioni sessualmente trasmissibili, un passo fondamentale per incentivare la prevenzione. Maggiori dettagli sulle iniziative della LILA sono disponibili sul portale ufficiale della Regione Sardegna.
Educazione sessuale: il ruolo delle scuole
Da quindici anni, la LILA porta avanti il progetto Educaids, che ha raggiunto oltre 1.000 studenti solo nel 2023. L’obiettivo è sensibilizzare i giovani sulla salute sessuale, un tema spesso trascurato nel sistema educativo italiano. Tuttavia, nonostante gli sforzi del Ministero della Salute, mancano programmi strutturati e continui nelle scuole. Purtroppo manca di base un’apertura seria da parte delle istituzioni che non danno alcuna importanza a questi temi, rilegandoli alle condizioni di marginalità sociale e lasciando sole le realtà associative e volontaristiche che se ne occupano. Molto lavoro deve essere ancora fatto per scardinare i tabù sociali e politici che ruotano attorno ai temi legati alla sessualità.