Passaggi D'Autore 2024

Le storie di donne migranti un incontro a Cagliari per riflettere

Giovedì 5 dicembre 2024, a Cagliari, il Centro di Documentazione e Studi delle Donne propone un incontro che esplorerà le storie delle donne migranti, attraverso le parole di Gianni Dore, antropologo ed esperto di migrazioni, con il coordinamento di Gabriella Da Re.

Il Centro di Documentazione e Studi delle Donne di Cagliari organizza, il 5 dicembre 2024 alle 18.00, un incontro dal titolo “Storie di donne che migrano”. L’evento si terrà nella Sala Eleonora d’Arborea, situata in via Falzarego 35/37. Questa iniziativa vuole portare l’attenzione su una delle tematiche più urgenti e complesse del nostro tempo: le migrazioni femminili. Gianni Dore, antropologo e docente universitario, esperto di discipline demoetnoantropologiche e storia dell’Africa, approfondirà i percorsi e le difficoltà affrontate dalle donne provenienti dal Corno d’Africa, che intraprendono il rischioso viaggio attraverso il Mediterraneo centrale. A coordinare l’incontro sarà Gabriella Da Re, anch’essa antropologa e già docente presso l’Università di Cagliari.

L’incontro sarà un’opportunità per riflettere su come le donne migranti non siano solo vittime passive di circostanze avverse, ma anche protagoniste di strategie familiari e percorsi autonomi. storie di donne che migrano dalla Somalia, dall’Eritrea e dall’Etiopia, per esempio, affrontano un viaggio tortuoso che attraversa il Sudan e giunge fino alla Libia, dove le condizioni di vita sono particolarmente difficili e pericolose. Nonostante queste difficoltà, queste donne riescono a creare reti di solidarietà, spesso legate da parentela e affetti, che le supportano lungo il cammino. La prospettiva di genere sarà fondamentale per comprendere appieno le dinamiche di questi percorsi migratori, in cui l’autonomia e la capacità di gestire il rischio giocano un ruolo cruciale.

Un racconto di autonomia e resistenza

Nel suo intervento, Gianni Dore esplorerà come le donne migranti siano spesso oggetto di pregiudizi che le riducono a figure passive o dipendenti dai migranti maschi, ma la realtà è ben più complessa. Le donne che affrontano questi lunghi e pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo non si limitano a seguire un percorso passivamente: sono capaci di calcoli sul rischio e sanno adattarsi alle circostanze, trovando soluzioni creative per superare gli ostacoli che incontrano lungo la via. Gianni Dore evidenzierà anche come queste donne sviluppino strategie familiari che implicano percorsi di mobilità differenziati, a volte separandosi dai propri cari per permettere loro di ricongiungersi in momenti successivi. Queste dinamiche familiari e di solidarietà sono al centro dell’analisi proposta durante l’incontro.

La figura femminile nel contesto migratorio è dunque centrale per una comprensione più ampia del fenomeno delle migrazioni. Non si tratta solo di una questione legata al diritto d’asilo o alla protezione internazionale, ma di una riflessione profonda su come le donne vivano la migrazione in modi diversi rispetto agli uomini. Grazie al contributo di Gabriella Da Re, l’incontro offrirà anche un’occasione per analizzare come il punto di vista delle donne migranti possa essere un modo per rivedere le politiche migratorie e le risposte istituzionali al fenomeno, proponendo un approccio che metta al centro le differenze di genere.

Una prospettiva di genere sulla migrazione

Il tema delle migrazioni è, oggi più che mai, al centro del dibattito pubblico, ma raramente vengono messi in luce gli specifici percorsi e le difficoltà delle donne migranti. L’analisi proposta durante l’incontro del 5 dicembre vuole quindi ampliare la narrazione dominante, che spesso riduce le donne migranti a figure marginali. Le donne che si spostano attraverso il Mediterraneo centrale non sono solo oggetto di violenza e sfruttamento, ma sono anche protagoniste di storie di resistenza, coraggio e speranza. Questo incontro rappresenta una riflessione importante non solo sulle donne migranti, ma anche sulle strutture sociali e culturali che determinano le loro esperienze e le loro scelte.

La proposta del Centro di Documentazione e Studi delle Donne si inserisce quindi in un ampio movimento di ricerca e sensibilizzazione, volto a dare voce alle donne migranti e a promuovere una maggiore consapevolezza sulle dinamiche migratorie, che sempre più coinvolgono donne e minori. Grazie al lavoro di esperti come Gianni Dore e Gabriella Da Re, sarà possibile comprendere in modo più profondo le strategie di sopravvivenza e le risorse che queste donne attivano, spesso al di là degli stereotipi e delle difficoltà che la società tende a imporre.

About Roberta Grazzini

Artista Spirituale. Amo il canto, il ballo, la musica e le esperienze sensoriali. Esprimo la mia essenza portando il messaggio della comunicazione spirituale tra il visibile e l'invisibile, per ritrovare la propria vera ed unica autenticità, in questo cammino di esperienza chiamato vita.

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