Racconti d’amore: un viaggio nei sentimenti dell’isola del secondo dopoguerra
Dal 2 dicembre, un tour culturale per riscoprire le storie d’amore dell’a Sardegna degli anni ’40 e ’50. Il progetto coinvolge 28 comuni, esplorando riti e tradizioni del fidanzamento e del matrimonio.
Ritornano le emozioni del passato con “Raccontando d’Amore – Vol. 2”, un’antologia curata dall’Editoriale Documenta con la consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna. L’opera raccoglie oltre 30 nuove testimonianze orali di persone che vissero il delicato periodo del secondo dopoguerra, esplorando il modo in cui i sardi si innamoravano, fidanzavano e sposavano in quegli anni. Il progetto nasce dall’importante archivio etnografico della Biblioteca di Sardegna, un patrimonio unico di oltre 4.000 testimonianze orali e 210.000 fotografie dedicate al primo settantennio del Novecento.
Il tour di presentazione prenderà il via il 2 dicembre alle ore 16.30 a Villasalto, presso il Salone Parrocchiale, per poi toccare altre 27 località sarde, offrendo al pubblico un viaggio nel tempo attraverso le tradizioni e i sentimenti di un’epoca passata.
Un calendario ricco di tappe
Il percorso di “Raccontando d’Amore” è articolato in una serie di appuntamenti che abbracciano tutta l’Isola. Tra le tappe più attese, il 5 dicembre a Uras presso la Biblioteca Comunale e il 6 dicembre a Sadali, dove il pubblico potrà immergersi nei racconti custoditi nell’antologia.
Le testimonianze, raccolte attraverso un’attenta ricerca etnografica, offrono uno spaccato autentico della vita sociale e affettiva della Sardegna nel secondo dopoguerra. Attraverso questi racconti emerge il valore simbolico dei riti di fidanzamento e matrimonio, che erano spesso accompagnati da tradizioni uniche e profondamente radicate nella cultura locale.
Questa iniziativa si configura non solo come un’occasione di riscoperta culturale, ma anche come un momento di riflessione sulle trasformazioni sociali avvenute nel corso del Novecento.
Il ruolo della Biblioteca di Sardegna nella conservazione della memoria
Dietro il successo di questo progetto si trova il lavoro incessante della Biblioteca di Sardegna. Fondata nel 2005, l’istituzione si è distinta per le sue ricerche etnografiche, che hanno documentato aspetti cruciali della vita quotidiana, costruendo un archivio senza precedenti. Questi materiali non solo preservano la memoria collettiva, ma rappresentano una risorsa educativa per le nuove generazioni.