Giovani, street art, festival delle arti visive, e senso di comunità: tre giorni per completare il murale del canale Rio Is Cannas
A Sarroch, nella splendida cornice della Sardegna meridionale, torna SarrochArt – Festival delle Arti Visive, giunto alla sua terza edizione. L’evento, che si terrà da venerdì 6 a domenica 8 dicembre, offrirà un fine settimana dedicato all’arte urbana, coinvolgendo attivamente giovani, artisti e cittadini. Il cuore pulsante del progetto sarà il completamento di un grande murale collettivo lungo i 200 metri del canale Rio Is Cannas, trasformato da spazio abbandonato a simbolo di rinascita.
Il festival, organizzato dal Comune di Sarroch in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, rappresenta un esempio virtuoso di riqualificazione urbana partecipata. Tra i sostenitori spiccano Saras S.p.A., la Fondazione di Sardegna e la Regione Autonoma della Sardegna, che hanno reso possibile questa importante iniziativa culturale.
Un laboratorio creativo per dare nome al murale
L’evento inizierà venerdì 6 dicembre alle 16:30 presso il Centro Sociale di Sarroch con un laboratorio curato da Marco Peri, Direttore Artistico del progetto. Durante questa attività, i giovani sarrochesi dai 6 ai 13 anni lavoreranno insieme per scegliere un nome per il nuovo murale. Questo titolo non sarà imposto dall’alto, ma nascerà da un processo di condivisione che rifletterà il valore della riappropriazione degli spazi urbani.
L’iniziativa, che ha coinvolto ampiamente le scuole locali, intende cementare il legame tra i cittadini e il territorio, trasformando il Rio Is Cannas in un luogo di incontro e memoria collettiva. Per maggiori dettagli sull’organizzazione del festival, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Associazione Enti Locali.
Gli artisti tornano all’opera nel fine settimana
Sabato 7 e domenica 8 dicembre il festival entrerà nel vivo con il ritorno degli street artist Mauro Rizzo e Massimo Congiu, già protagonisti della trasformazione del murale. I due artisti, armati di colori e creatività, completeranno i dettagli estetici e daranno il tocco finale ai 200 metri di muro dipinto, trasformando un’area grigia e degradata in uno spazio vibrante e colorato.
Questo progetto rappresenta solo una tappa di un processo più ampio, come sottolineato da Marcello Masu, Presidente della Commissione Cultura di Sarroch: “Il primo cantiere collettivo di Sarroch ha creato un profondo senso di appartenenza, migliorando il decoro urbano e coinvolgendo centinaia di cittadini. Il successo ottenuto ci spinge a guardare con entusiasmo al futuro e a nuovi progetti di partecipazione e creatività”.
Per ulteriori aggiornamenti sull’iniziativa e sul ruolo del Comune di Sarroch, si può consultare il portale ufficiale del Comune di Sarroch.
SarrochArt: un modello per l’arte urbana partecipativa
Con SarrochArt, la città ha trovato una nuova identità attraverso l’arte urbana, trasformando un progetto artistico in una vera esperienza di crescita collettiva. Il festival non si limita a decorare muri, ma punta a creare legami più profondi tra le persone, favorendo dialogo, inclusione e creatività. L’arte diventa così uno strumento per cambiare il volto della città e costruire una comunità più unita e consapevole.