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Sardegna e cybersicurezza: il boom delle denunce e l’allarme crescente nel 2023
Nel 2023, in Sardegna si è registrato un aumento delle denunce per crimini informatici, superando quota 8mila. Un fenomeno in crescita del 4,3% rispetto al 2022.
Il tema della cybersicurezza si fa sempre più pressante in Sardegna, dove nel 2023 le denunce per crimini informatici hanno raggiunto numeri record. Secondo i dati forniti dalla Polizia Postale, sono oltre 8mila i casi segnalati, segnando un aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente. A preoccupare maggiormente sono truffe online, violazioni di dati personali e cyberbullismo, che colpiscono tanto i singoli cittadini quanto le imprese.
In un’intervista, il Commissario della Polizia Postale di Cagliari, Carlo Spano, sottolinea come l’aumento dei reati sia direttamente collegato all’espansione dell’utilizzo delle tecnologie digitali. “La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione, ma ha anche esposto molti utenti a rischi per mancanza di consapevolezza e competenze adeguate”, afferma Spano. I settori più colpiti? Il commercio elettronico e la gestione dei dati personali, dove phishing e ransomware sono tra gli attacchi più comuni.
Prevenzione e consapevolezza: le chiavi per arginare il fenomeno
Per fronteggiare questa situazione, la Sardegna ha avviato iniziative volte a migliorare la consapevolezza digitale dei cittadini. Tra queste, spiccano i corsi di formazione organizzati dalla Regione in collaborazione con l’Università di Cagliari e vari istituti superiori. Si punta a educare giovani e adulti su come proteggere i propri dati e riconoscere minacce come il phishing.
Inoltre, il Centro di competenza per la sicurezza informatica dell’Isola, con sede a Sassari, lavora per offrire soluzioni innovative alle aziende, supportandole nella creazione di sistemi di difesa più efficaci. Tuttavia, il Commissario Spano invita a un uso responsabile delle tecnologie: “La migliore arma contro i cybercriminali è una comunità informata e attenta”.
