Il Monastero di Santa Chiara a Oristano ha da poco concluso il progetto di valorizzazione Santa Chiara DTrecento. Il programma è stato realizzato nell’ambito del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, con il contributo di Intesa Sanpaolo. Grazie a questo progetto, il monastero ha ottenuto un importante restauro digitale che permette ai visitatori di esplorare la chiesa in una nuova dimensione. Il progetto ha incluso la creazione di un totem digitale interattivo, che offre un’esperienza immersiva sulla storia e sull’arte del luogo.
A partire dall’8 dicembre, la chiesa di Santa Chiara sarà aperta tutti i giorni dalle 16 alle 18. Durante queste ore, i visitatori potranno usufruire del nuovo totem, che offre una navigazione virtuale tra i modelli tridimensionali della chiesa e della sua storia. L’installazione è stata resa possibile grazie al voto di oltre 8.000 persone, che hanno contribuito a portare il monastero al primo posto in Sardegna nella classifica de “I Luoghi del Cuore” 2022. “Grazie al FAI e a chi ha sostenuto il progetto, oggi il nostro monastero diventa un luogo accessibile a tutti”, ha commentato suor Chiara Demurtas, abbadesse del monastero.
Un Totem Digitale per Scoprire la Storia del Monastero
Il totem digitale installato nella chiesa di Santa Chiara permette di esplorare il monumento medievale in modo interattivo. Utilizzando la realtà virtuale e tecniche di fotogrammetria aerea, il totem consente ai visitatori di visualizzare modelli 3D di elementi storici e architettonici del monastero, come la sepoltura di Costanza di Saluzzo e l’affresco trecentesco. Il totem include anche un sistema di descrizioni digitali, che spiegano la storia dell’edificio, gli interventi di restauro e la vita delle Clarisse Urbaniste, che dal 1343 abitano il monastero.
Il progetto è stato coordinato da Andrea Pala, professore di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Cagliari, e ha visto la collaborazione di diversi esperti, tra cui Nicoletta Usai e Vincenzo Bagnolo. “Volevamo restituire al pubblico la bellezza medievale del monastero, ricostruendo virtualmente la parte trecentesca che non è più visibile”, ha spiegato Andrea Pala. Il restauro digitale si è basato su nuove scoperte storiche che hanno permesso di migliorare la conoscenza del monumento.
Il Progetto “I Luoghi del Cuore”
L’iniziativa di restauro del Monastero di Santa Chiara è stata resa possibile dal programma “I Luoghi del Cuore”, lanciato dal FAI nel 2003 in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il programma ha lo scopo di raccogliere fondi per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali più amati d’Italia. Grazie ai 8.094 voti ricevuti, il monastero è riuscito ad ottenere il contributo per il restauro e la valorizzazione. Il progetto ha avuto anche un forte impatto sulla città di Oristano, creando una rete di collaborazione tra le istituzioni locali e il FAI.
Il programma ha già sostenuto numerosi progetti di restauro in tutta Italia, mettendo in evidenza la bellezza e l’importanza del patrimonio storico e culturale italiano. “Il nostro impegno è garantire che questi luoghi restino vivi e fruibili per le future generazioni”, ha dichiarato Bruna Bianchina, capodelegazione del FAI di Oristano. La valorizzazione del monastero è solo uno degli esempi dei successi ottenuti dal programma “I Luoghi del Cuore”.
Il restauro del Monastero di Santa Chiara è un importante passo verso la promozione della storia e dell’arte della Sardegna e del suo patrimonio culturale.
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