Festival Passaggi d’Autore – intervista alla regista Vaggelio Soumeli

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Festival Passaggi d'Autore - intervista alla regista Vaggelio Soumeli
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Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei, il festival che mira a valorizzare il dialogo tra i paesi del Mediterraneo

In occasione della XX edizione del Festival del cortometraggio mediterraneo “Passaggi d’Autore: Intrecci mediterranei”, abbiamo avuto l’opportunità di dialogare con Vaggelio Soumeli, regista autodidatta originaria di Atene. La cineasta ha presentato “Phoebe”, un’opera che intreccia una storia personale di rinascita con temi universali come il rapporto madre-figlio. Il film racconta il viaggio di una giovane donna, uscita da una complessa condizione di dipendenza, che decide di ricominciare la propria vita. In questo percorso, la protagonista trova anche la forza per affrontare il futuro grazie alla riscoperta del legame con il proprio figlio.

La Soumeli, che porta con sé un background come ricercatrice sociale e volontaria in istituti di pena, trasferisce nel suo lavoro un’intensa esperienza sul campo. Il cortometraggio, infatti, è ispirato al vissuto di molte donne ai margini della società con cui la regista aveva lavorato, dando voce a una realtà spesso ignorata. Durante l’intervista, Vaggelio racconta come questa esperienza abbia plasmato la sua narrazione e arricchito la sua prospettiva artistica.

Un cortometraggio accolto nei principali festival internazionali

“Phoebe” non si ferma ai confini del Mediterraneo, ma è riuscito a raggiungere palcoscenici prestigiosi come il Sundance Film Festival 2024 negli Stati Uniti e il 48esimo Hong Kong International Film Festival. Questi riconoscimenti confermano il valore del lavoro di Vaggelio Soumeli, che emerge nonostante il suo percorso atipico nel mondo del cinema. L’autrice sottolinea come la sua formazione autodidatta non sia stata un limite, ma un’opportunità per portare una prospettiva autentica e originale alla narrazione cinematografica.

Parlando del processo creativo, Soumeli ha spiegato che la sua visione cinematografica ha preso vita da un’intensa osservazione della realtà e dal desiderio di raccontare storie dimenticate. “Phoebe”, con la sua trama emotiva e lo sguardo intimo sulla resilienza umana, rappresenta una sintesi perfetta tra la sua vocazione sociale e la passione per il cinema.

L’importanza di raccontare storie marginali al cinema

Attraverso il personaggio di Phoebe, Vaggelio Soumeli affronta temi complessi come la dipendenza, la marginalizzazione sociale e il potere della famiglia come leva di rinascita. La sua esperienza come volontaria le ha offerto una comprensione unica delle dinamiche umane, che viene trasposta con delicatezza sullo schermo.

About Marina Cossu

Studentessa laureanda di Relazioni Internazionali, appassionata di politica e comunicazione istituzionale.

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