Aborto in aumento in Italia: Ivg farmacologica sorpassa chirurgica

Il ricorso all’aborto cresce in italia: i dati del 2022 e le dinamiche regionali

Un incremento delle interruzioni volontarie di gravidanza e il sorpasso delle tecniche farmacologiche segnano un cambiamento nel panorama italiano.

Nel 2022 in Italia sono state registrate 65.661 interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), con un aumento del 3,2% rispetto al 2021. Questo dato, evidenziato dalla relazione del ministro della Salute Orazio Schillaci sull’applicazione della legge 194, segna un’inversione di tendenza rispetto al calo storico iniziato nel 1983. L’aumento interessa soprattutto le donne straniere (+4,9%), ma è significativo anche tra le italiane (+2,9%). Particolarmente allarmante è il dato sulle minorenni, con un tasso di abortività di 2,2 ogni 1.000 giovani. Nonostante resti inferiore alla media di altri paesi europei, il fenomeno richiede attenzione.

Nel 2022, per la prima volta, l’aborto farmacologico ha superato quello chirurgico, rappresentando il 52% dei casi, contro il 46,6% delle procedure tradizionali. Questo cambiamento riflette un’applicazione più ampia delle linee guida introdotte nel 2020, che hanno favorito l’uso di farmaci come il mifepristone e le prostaglandine. Secondo il rapporto, i tempi di attesa per le procedure risultano in diminuzione, anche se persistono significative differenze regionali.

Criticità nell’accesso e ruolo della contraccezione

Nonostante i progressi, permangono ostacoli nell’accesso alle Ivg. Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni, critica la mancanza di dati disaggregati per struttura sanitaria, rendendo difficile monitorare l’applicazione della legge. L’aumento delle Ivg, infatti, non riguarda solo i giovani, ma anche donne senza figli (41,4% dei casi, in crescita rispetto al 2021).

Parallelamente, si registra un incremento nell’uso della contraccezione d’emergenza: le vendite del farmaco EllaOne sono cresciute del 27,7% rispetto al 2021, complice la rimozione dell’obbligo di prescrizione per le minorenni. Tuttavia, il ministro Schillaci sottolinea la necessità di una corretta informazione, soprattutto per i più giovani. Anche l’obiezione di coscienza rimane un tema sensibile, con un carico settimanale di 0,9 Ivg per ginecologo non obiettore, un dato che suggerisce criticità organizzative regionali più che legate al numero di medici disponibili.

About Cesare Demuro

Sono un ragazzo di 20 anni, vengo da Villanova Tulo, in provincia del Sud Sardegna, ma vivo a Cagliari da 2 anni, in quanto studente di Scienze della Comunicazione.

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