Scopri Mango, il cortometraggio di Randa Ali che esplora lutto e riconciliazione attraverso un fragile albero di mango. Un’opera premiata che riflette sull’alienazione e sulla ricerca di connessione nel mondo contemporaneo.
Il cortometraggio Mango, diretto dalla regista egiziana Randa Ali, è un’opera che scava nei temi del lutto, dell’alienazione e della ricerca di connessione. Presentato nel 2024 al Clermont-Ferrand International Short Film Festival e al Cinemambiente di Torino, il film racconta la storia di Nadia, una giovane donna costretta a fare i conti con il passato dopo la morte del padre, da cui era separata sin dall’infanzia. L’unico legame tangibile con il suo ricordo è un fragile albero di mango, che diventa simbolo centrale di questa narrazione intima e universale.
Randa Ali, regista, scrittrice e produttrice, si divide tra Los Angeles e il Cairo. Con una formazione accademica presso il programma di regia MFA dell’UCLA, dove ha ricevuto una borsa di studio dedicata alle donne arabe, ha consolidato la sua voce artistica esplorando tematiche universali attraverso una prospettiva profondamente personale. Mango rappresenta una tappa importante del suo percorso, non solo per i riconoscimenti ottenuti, ma anche per la capacità di tradurre visivamente emozioni complesse legate alla perdita e alla riconciliazione con le proprie radici.
Un simbolo carico di significato
Nel film, l’albero di mango diventa una metafora potente del legame tra Nadia e il padre. Fragile ma radicato, rappresenta un ponte tra passato e presente, tra ciò che è stato perso e ciò che può essere ancora recuperato. Attraverso una regia attenta ai dettagli e un uso simbolico della fotografia, Randa Ali riesce a trasformare un elemento semplice in un dispositivo narrativo ricco di significati.
Il cast, guidato da Mona El-Husseini nel ruolo di Nadia, offre interpretazioni autentiche e coinvolgenti. La scrittura del film, firmata dalla stessa regista, si distingue per la delicatezza con cui affronta temi complessi, senza cadere in eccessi drammatici ma mantenendo un equilibrio che rende la storia accessibile e toccante.
Un percorso in ascesa
Dopo il successo di Mango, Randa Ali è impegnata nello sviluppo del suo primo lungometraggio, Rock, Paper, Sea, una storia di formazione ambientata lungo le coste del Mediterraneo egiziano. Questo progetto promette di continuare a esplorare le tematiche che caratterizzano il suo lavoro, spingendosi verso nuove direzioni narrative e visive.
Grazie a opere come Mango, Randa Ali si conferma una delle voci emergenti più interessanti del cinema contemporaneo, capace di coniugare sensibilità artistica e riflessione culturale in un dialogo che attraversa confini geografici e umani.