Due ibis eremita in Sardegna: una scoperta rara

La presenza di due esemplari di Ibis eremita in Sardegna, provenienti dalla Toscana, rappresenta una scoperta eccezionale. Questi volatili rari sono protagonisti di un lungo e meticoloso progetto di reintroduzione che mira a garantirne la sopravvivenza in Europa.

La Sardegna è diventata il palcoscenico di una straordinaria scoperta ornitologica: due esemplari di Ibis eremita (Geronticus eremita), una specie rara e protetta, sono stati avvistati nei pressi di Nuoro, precisamente in località “Sa Toba”, alla periferia della città. Questi volatili, che fanno parte di una popolazione di soli 280 esemplari in tutta Europa, rappresentano un segno di speranza per la conservazione della specie. La segnalazione di un cittadino ha permesso alla Polizia Ambientale Forestale di Nuoro di intervenire tempestivamente, individuando un adulto, denominato Schneider, equipaggiato con un dispositivo GPS, insieme a un pullo, un giovane esemplare che lo seguiva.

La scoperta degli Ibis eremita in Sardegna si inserisce nel contesto di un lungo e impegnativo processo di reintroduzione della specie, che ha richiesto oltre 20 anni di sforzi. Il progetto Life20 Northern Bald Ibis ha avuto come obiettivo la reintroduzione e il rafforzamento della popolazione di ibis eremita in Europa, con l’ambizione di renderla autosufficiente entro il 2028. Questo programma ha visto la collaborazione di diverse realtà istituzionali e scientifiche, impegnate nel monitoraggio e nella protezione degli esemplari. A oggi, la Sardegna si conferma come un luogo strategico per il ritorno della specie.

Un avvistamento raro che coinvolge il Corpo Forestale

Secondo quanto riferito dal Corpo Forestale Regionale, il monitoraggio dei due ibis è stato immediatamente intensificato per garantire la loro incolumità, soprattutto considerando che il periodo coincide con la stagione venatoria, che aumenta i rischi per gli animali migratori. Il comportamento degli ibis durante la notte ha suscitato particolare interesse: i due volatili, dopo aver trascorso la giornata nel territorio, si sono rifugiati su un palo elettrico, un luogo apparentemente sicuro dove hanno trascorso la notte. Il Corpo Forestale, consapevole della delicatezza della situazione, ha rafforzato i controlli per proteggere questi esemplari unici.

Le operazioni di monitoraggio e tutela degli Ibis eremita continuano a essere una priorità per le autorità locali, che vedono nella presenza di questi animali un segno tangibile dei risultati raggiunti dal progetto di reintroduzione. La speranza è che questo piccolo gruppo di volatili, che ha intrapreso un lungo viaggio dalle coste della Toscana alla Sardegna, possa contribuire al consolidamento della popolazione della specie in Europa.

Il futuro degli ibis eremita e la speranza di un ritorno alla natura

Il progetto di reintroduzione degli Ibis eremita si inserisce in un contesto di ampie strategie di conservazione della biodiversità, che mirano a garantire la sopravvivenza di specie a rischio in Europa. Con l’obiettivo di creare una popolazione autosufficiente entro il 2028, il programma si fonda su un lavoro di ricerca e monitoraggio continuo. Gli esperti ritengono che, se gli ibis riusciranno a prosperare senza l’intervento umano, la specie potrebbe stabilizzarsi in alcune aree protette come la Sardegna e la Toscana, contribuendo alla diversità ecologica e arricchendo il patrimonio naturalistico delle regioni italiane.

Questa scoperta segna una fase importante nel processo di recupero di una specie che, nel corso degli anni, è stata vicina all’estinzione. Gli sforzi delle organizzazioni coinvolte, tra cui Life20 Northern Bald Ibis, e delle istituzioni locali, sono stati fondamentali per raggiungere questo traguardo, e continuano a essere essenziali per il successo futuro della specie.

About Martina Pani

Nerd appassionata di tecnologia, scarabocchi e storie di misteri e creepy. Sono curiosa, un po' pazza, e non dico mai di no a nuove esperienze e avventure.

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