Il prossimo venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 19:00, la Chiesa di San Pietro a Villamar ospiterà il secondo appuntamento del progetto “Cantos, Contos e Sonos”. Questo evento fa parte di una rassegna itinerante che ha come obiettivo la valorizzazione delle chiese romaniche della Sardegna attraverso la musica, la cultura e la storia. La serata, dal titolo evocativo, offrirà un’opportunità unica di immergersi nelle tradizioni locali, grazie ai canti natalizi sardi e alla musica delle launeddas.
Il programma della serata prevede un inizio suggestivo, con le performance del Coro Polifonico Laconese di Laconi, diretto dal maestro Lorenzo Zonca, e con l’intervento del gruppo musicale Sonus Antigus, che eseguirà brani con le launeddas sotto la guida del maestro Franco Melis di Tuili. A seguire, l’archeologa Dott.ssa Sara Tacconi, rappresentante della Fondazione Sardegna Isola del Romanico, terrà una conferenza storico-artistica sulla Chiesa di San Pietro di Villamar, esplorando il ruolo centrale di questo edificio religioso nel contesto medievale e le sue potenzialità come attrazione turistica. L’evento si preannuncia ricco di spunti interessanti, che affronteranno il legame tra musica, arte e tradizione sarda.
Un’iniziativa che coinvolge la comunità sarda
“Cantos, Contos e Sonos” è un’iniziativa che nasce grazie al sostegno della Fondazione Banco di Sardegna e dell’organizzazione del Coro Polifonico Laconese. La rassegna si inserisce in un contesto di ampie collaborazioni culturali, coinvolgendo enti, istituzioni e associazioni locali. Tra i principali partner figurano la Fondazione Sardegna Isola del Romanico, l’ANTAS Teatro di San Sperate, la Fondazione Monte Prama, il Menhir Museum, e i Comuni di Iglesias, Laconi, Villamar e Santa Giusta. A rendere ancora più ricca l’esperienza sono la partecipazione di ArcheFoto Sardegna, il supporto di Conad di Laconi e la collaborazione del Biscottificio Corronca di San Sperate.
Il progetto si distingue non solo per il suo valore culturale, ma anche per la capacità di creare una rete di cooperazione tra realtà diverse, che si impegnano per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico dell’isola. Il coinvolgimento dei comuni sardi e delle diocesi locali testimonia l’importanza di un’azione culturale condivisa, che punta a sensibilizzare il pubblico sulle peculiarità storiche e artistiche della Sardegna, nonché sul valore delle chiese romaniche.
Un’esperienza tra storia e musica
Oltre agli appuntamenti musicali e alle conferenze, la rassegna “Cantos, Contos e Sonos” prevede una serie di esibizioni che accompagneranno il pubblico in un viaggio nell’isola medievale. Ogni tappa toccherà una chiesa romanica diversa, offrendo uno spunto unico per riscoprire le radici storiche di Sardegna. L’uso della musica polifonica, unita agli interventi teatrali e alle riflessioni storiche, contribuirà a ricreare l’atmosfera di quei secoli che hanno visto fiorire la cultura medievale dell’isola.
Il progetto si arricchisce di significativi scambi culturali internazionali, grazie alla partecipazione di cori provenienti da altre regioni italiane e dall’estero. Il Coro SAT Bindesi e il Coro Altreterre di Trento, ad esempio, contribuiranno a rendere l’esperienza ancora più intensa, portando le voci delle comunità gemellate di Villazzano. Un’ulteriore occasione di condivisione culturale che, insieme alla rete delle associazioni regionali e nazionali dei cori come FERSACO e FENIARCO, aiuta a rafforzare il dialogo tra i popoli attraverso il linguaggio universale della musica.
Un percorso di valorizzazione turistica
Il progetto non si limita a essere una semplice rassegna musicale, ma rappresenta anche un’opportunità per le chiese romaniche della Sardegna di acquisire maggiore visibilità e attrattiva per i turisti. La conferenza della Dott.ssa Sara Tacconi, che si terrà dopo i concerti, offrirà un’analisi approfondita dell’importanza storica della Chiesa di San Pietro a Villamar, un edificio che conserva tracce significative della storia medievale sarda. Il suo restauro e la sua valorizzazione come luogo di cultura sono diventati un obiettivo centrale del progetto, che mira a stimolare l’interesse verso il patrimonio artistico e a favorire lo sviluppo turistico locale.
La rassegna, infatti, non solo celebra la musica tradizionale sarda ma promuove anche una riflessione sul ruolo delle chiese romaniche come luoghi di incontro e di crescita culturale. In un’epoca in cui la valorizzazione turistica dei beni storici è fondamentale, eventi come questi possono fare la differenza, accogliendo i visitatori in spazi che raccontano storie millenarie.