sardegna

Il giorno del giudizio: un viaggio nella Sardegna rivoluzionaria

Il dramma storico di Marco Spiga in scena al Cine Teatro Astra di Sassari il 13 dicembre

Il Cine Teatro Astra di Sassari ospita, il 13 dicembre alle ore 21, uno degli spettacoli più attesi della stagione teatrale: Il giorno del giudizio, scritto e diretto dal regista Marco Spiga. Questo dramma ripercorre il 1913, l’anno che la storia definì “l’anno della confusione”, raccontando le vicende di Ricciotti Bellisai. Questo personaggio storico si fa portavoce di una ribellione contro la classe dirigente sarda, lanciando un grido di protesta: “Abbasso i ricchi!”. Lo spettacolo, prodotto da Sardegna Teatro in collaborazione con l’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico), vuole anche promuovere la lingua sarda, utilizzando vari dialetti locali.

Un’operazione culturale a favore della lingua sarda

L’obiettivo principale dello spettacolo è, però, molto più ampio. Gianni Cossu, autore della traduzione in limba, sottolinea l’importanza di fare rivivere la lingua sarda in modo autentico e contemporaneo. L’uso delle diverse varianti del sardo non è solo una scelta stilistica, ma un vero e proprio atto di resistenza culturale. In un contesto in cui la lingua rischia di scomparire, il teatro diventa il luogo ideale per custodire e valorizzare la memoria linguistica dell’isola.

La Sardegna come protagonista del dramma

Il cast dello spettacolo è composto da una ricca varietà di attori, tra cui Valentina Loche, Giuseppe Garippa e Luca Deriu, che si alternano sul palco dando vita ai personaggi di una Sardegna che lotta per la sua identità. La produzione coinvolge non solo attori, ma anche tecnici e maestranze provenienti da ogni angolo dell’isola. La collaborazione tra Sardegna Teatro, l’ISRE, il Comune di Nuoro, Ilisso Edizioni e la Cooperativa Sociale LARISO permette di realizzare uno spettacolo che è tanto una rappresentazione teatrale quanto un progetto comunitario. L’intento è quello di rendere il pubblico partecipe di una riflessione profonda sull’identità sarda, attraverso la lingua, la storia e le tradizioni.

Un viaggio nella storia e nella cultura isolana

Il dramma si fa portavoce di un’epoca turbolenta e fondamentale per la storia della Sardegna, un periodo in cui il desiderio di cambiamento e le lotte sociali erano all’ordine del giorno. L’uso della lingua sarda, infatti, consente di esprimere, con maggiore forza, i conflitti sociali e le problematiche legate all’oppressione della classe contadina. Il lavoro scenico si avvale della regia di Marco Spiga e del disegno luci di Gianluca Usala, che contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.

Lo spettacolo dura 90 minuti e offre una narrazione intensa, con un’accurata gestione dei tempi teatrali e della scena. La scenografia e i costumi, curati da Serena Trevisi Marceddu, contribuiscono a rendere il tutto ancora più realistico, immergendo il pubblico in un’ambientazione che ricorda la Sardegna di un secolo fa.

About Martina Pani

Nerd appassionata di tecnologia, scarabocchi e storie di misteri e creepy. Sono curiosa, un po' pazza, e non dico mai di no a nuove esperienze e avventure.

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