DiVerso

La grotta della vipera: Clara Murtas al Festival DiVerso

Un appuntamento letterario per riflettere sulla cultura patriarcale e la lotta contro la violenza di genere

Il Festival internazionale della lettura sociale “DiVerso” accende i riflettori sulla violenza di genere con un evento che va oltre il simbolismo del 25 novembre. Mercoledì 11 dicembre alle 16:30, la Biblioteca della Regione in viale Trieste 137 a Cagliari ospiterà la presentazione del romanzo La grotta della vipera di Clara Murtas, un’opera che intreccia storie di donne appartenenti a epoche e contesti differenti per svelare i meccanismi della cultura patriarcale.

Clara Murtas, nota cantante, attrice e autrice, ambientava il suo romanzo in una Sardegna fantastica, dove le vite di due donne, Atilia Pomptilla e Teresa, si incontravano in un dialogo simbolico. Atilia, nobildonna romana, sacrificava la sua vita per salvare il marito; Teresa, giovane cagliaritana, diventava invece vittima di femminicidio. Due figure apparentemente distanti si confrontavano sul tema del patriarcato, mostrando le profonde radici storiche della violenza di genere. Il Festival “DiVerso”, curato dalle associazioni Coordinamento 3 e La Casa Rosa, sottolineava l’importanza di affrontare questi temi non solo in occasioni commemorative, ma quotidianamente, per costruire una consapevolezza condivisa.

La voce delle istituzioni e il ruolo della letteratura

L’evento, moderato da Carmìna Conte, presidente del Coordinamento 3 Donne di Sardegna, vedeva la partecipazione di figure istituzionali e culturali di spicco. Tra i protagonisti, Ilaria Portas, Assessora regionale della Pubblica istruzione, e Maristella Casula, presidente de La Casa Rosa, portavano i saluti istituzionali. Intervenivano inoltre Giovanni Manca, rappresentante delle Edizioni Abba, e la giornalista Maria Paola Masala, che firmava la postfazione del libro insieme a Nadia Angelucci.

La serata si arricchiva con letture curate dall’attrice Isella Orchis, che dava voce ai brani più intensi del romanzo, e con un dialogo aperto tra il pubblico e l’autrice, culminando in una sessione di firma copie. Come sottolineava Carmìna Conte, “non basta celebrare una giornata all’anno per affrontare il dramma della violenza di genere; è necessario mantenere vivo il dibattito tutto l’anno, costruendo strategie condivise per combatterlo”. Il Festival DiVerso si proponeva così come un’occasione per riflettere non solo sulla narrativa, ma anche sul ruolo attivo della letteratura nel denunciare e superare stereotipi culturali.

About Martina Pani

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