La vendita di diritti di traduzione cresce anche per i piccoli editori: l’analisi dei dati AIE a Più libri più liberi 2023 evidenzia un aumento delle opportunità nei mercati internazionali. In particolare, spiccano i risultati in settori di nicchia come libri religiosi, per ragazzi e arte.
Nel 2023, il 18% delle vendite di diritti di traduzione all’estero è stato generato da editori italiani con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro nei canali trade. Questo dato emerge dall’Osservatorio sui diritti dell’Associazione Italiana Editori (AIE), presentato a Roma durante la Fiera Più libri più liberi. L’editoria indipendente e i piccoli editori, spesso esclusi dai grandi numeri del mercato editoriale globale, si stanno ritagliando un ruolo importante in settori specifici e mercati emergenti.
Secondo l’indagine, i piccoli editori hanno siglato in media tre contratti di traduzione ciascuno, un dato che sale a cinque per le case editrici con vendite tra 500mila e 5 milioni di euro. Questi numeri restano lontani dai 34 contratti medi dei grandi gruppi editoriali, ma rappresentano un’importante fetta delle esportazioni culturali italiane. Le vendite si concentrano in aree come il Pacifico (60%), il Sud America (26%) e l’Asia (26%), con Cina, Polonia e Francia tra i principali acquirenti.
L’AIE, attraverso le sue iniziative, mira a potenziare l’internazionalizzazione degli editori più piccoli, offrendo supporto attraverso collettive all’estero e bandi per le traduzioni. “Gli ostacoli come burocrazia e costi di trasferta possono essere superati con un lavoro congiunto tra istituzioni e associazioni,” ha dichiarato Lorenzo Armando, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE.
I settori di nicchia trainano l’internazionalizzazione
Nonostante le sfide, gli editori sotto i 5 milioni di euro di fatturato dominano in mercati di nicchia. I dati mostrano che il 72% delle vendite di libri religiosi all’estero è attribuibile a piccoli editori, seguiti dal 32% dei libri per bambini e dal 19% dei libri d’arte e illustrati. Questi numeri riflettono una specializzazione che consente loro di competere efficacemente sui mercati internazionali.
Parallelamente, il sostegno pubblico gioca un ruolo cruciale. Nel 2023, i bandi del Ministero degli Affari Esteri e del Centro per il libro e la lettura hanno finanziato 546 traduzioni di titoli italiani, rispetto alle 442 del 2022. Di queste, il 52% ha riguardato editori con un fatturato inferiore a un milione di euro. Questi fondi, pari a circa un milione di euro all’anno, sono fondamentali per sostenere la presenza italiana sui mercati globali.
“Il nostro sistema pubblico di sostegno alle traduzioni mostra risultati positivi,” ha affermato Fabio Del Giudice, direttore di AIE. Ha inoltre sottolineato l’importanza della visibilità internazionale ottenuta con iniziative come la partecipazione dell’Italia come Paese ospite alla Fiera del Libro di Francoforte 2024.