Una conferenza dedicata alla Sardegna sabauda tra economia, società e fonti storiche
Mercoledì 11 dicembre 2024, la Mediateca del Mediterraneo di Cagliari ospiterà un evento unico per gli appassionati di storia e cultura. Dalle 17:00 alle 19:00, nei locali di via G. Mameli 164, si terrà la conferenza “Società ed economia nella Sardegna sabauda”, parte del ciclo di incontri “Cagliari e la Sardegna nel Settecento attraverso le fonti documentarie”.
Promossa dall’Associazione Università dell’Ambiente, del Paesaggio e del Territorio – Sardegna, questa iniziativa mira a esplorare le trasformazioni economiche e sociali che caratterizzarono l’isola durante il periodo sabaudo. L’evento sarà aperto con l’intervento di Stefano Basciu, presidente dell’associazione organizzatrice, seguito dalla presentazione del giornalista Sergio Nuvoli. La conferenza avrà come relatore principale il professore Francesco Carboni, noto storico dell’Università di Cagliari.
Attraverso le sue ricerche e pubblicazioni, Carboni ha gettato luce su aspetti meno noti della Sardegna sabauda, come il ruolo delle corporazioni artigiane e l’impatto delle politiche economiche sull’isola. L’iniziativa, gratuita e aperta al pubblico, offrirà uno spaccato vivido di un periodo cruciale per l’evoluzione della società sarda.
Le trasformazioni economiche e sociali nel ‘700: focus sulle attività produttive
Durante la conferenza, Francesco Carboni approfondirà le molteplici attività produttive che caratterizzavano la Sardegna sabauda. Il commercio con la Svezia e la lavorazione di materiali come pelli, carta e vetro rappresentavano i settori più vitali. Non mancavano le manifatture artigiane, dalla produzione di sapone e candele alla tessitura e alla creazione di cappelli.
Un tema centrale sarà la complessa rete economica che collegava l’isola all’Europa, con particolare attenzione al commercio di agrumi e all’estrazione di risorse come la galena nella fonderia di Villacidro. Carboni discuterà inoltre della valorizzazione delle risorse naturali, come l’olio di lentisco e le tinture vegetali. Questi esempi offriranno uno spaccato di come la Sardegna cercasse di integrare innovazione e tradizione, anche attraverso l’importazione di tecniche avanzate, come quelle legate alla coltivazione del gelso per la produzione della seta.
Per maggiori dettagli sul programma completo e sui relatori, è possibile consultare il sito ufficiale della Mediateca del Mediterraneo o dell’Associazione Università dell’Ambiente, del Paesaggio e del Territorio.
I protagonisti: dall’accumulazione della ricchezza alle riforme doganali
Non meno affascinante sarà il racconto dell’accumulazione della ricchezza durante il XVIII secolo. Francesco Carboni si concentrerà su figure emblematiche come don Giovanni Battista Borro e Raimondo Belgrano, esplorando inventari di patrimoni e vicende straordinarie come quella del visconte di Flumini e Gessa nel 1806.
Un altro punto saliente sarà la riforma delle dogane, un elemento cruciale per la difesa economica della Sardegna sabauda. Carboni esaminerà anche il ruolo delle concessioni, o “appalti”, che regolavano l’economia dell’isola. Tra gli esempi più curiosi figurano la distillazione del vino, la produzione di liquori e la lavorazione di materiali come i turaccioli di sughero e l’amido di arum.
Per ulteriori informazioni su questo ciclo di conferenze e per accedere agli archivi dedicati alla storia sabauda, è possibile visitare i siti ufficiali dell’Università di Cagliari e del Comune di Cagliari.