Un viaggio a Tissi con Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi, alla scoperta della storia della Cooperativa Agricola Tissese e del Cagnulari, il vino simbolo del Coros.
Domenica 15 dicembre alle 21:00, la trasmissione “Binu de Sardigna”, condotta da Salvatore Taras e Maria Giovanna Cherchi, porterà il pubblico alla scoperta di una delle realtà più antiche e significative della Sardegna rurale: la Cooperativa Agricola Tissese. Nata nel 1907 per volontà del maestro elementare Gerolamo Pinna, la cooperativa rappresenta una risposta innovativa ai problemi sociali ed economici di Tissi. In un periodo segnato dalla disoccupazione e da una gestione clientelare del lavoro, Pinna desiderava offrire una soluzione concreta per migliorare le condizioni dei lavoratori.
Nonostante le difficoltà iniziali, l’idea prese forma grazie alla determinazione dei soci e alla visione lungimirante del suo fondatore. Durante la puntata, Mariuccia Lai e il presidente Giommaria Manunta illustreranno il percorso della cooperativa. Negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, la cooperativa riuscì a consolidarsi, conquistando la fiducia dei possidenti locali. Il successo si basò sulla capacità di coniugare le tradizioni vinicole con l’innovazione tecnica, garantendo prodotti di alta qualità che oggi rappresentano l’identità del territorio.
Il Cagnulari e il legame con il territorio del Coros
Tra le produzioni della cooperativa, il Cagnulari, vino rosso rubino tipico del Coros, emerge come simbolo del territorio. Questo vino si sposa perfettamente con i dolci e i pani tradizionali tissesi, presentati in puntata da Bianca Rosa Pazzola. Le caratteristiche enologiche del Cagnulari verranno esplorate dalla rubrica di approfondimento curata da Gilberto Arru, critico enogastronomico, che arricchirà il programma con descrizioni tecniche e aneddoti sulla viticoltura sarda.
Maria Giovanna Cherchi visiterà il paese in compagnia di Giovanni Sanna, storico membro della Pro Loco, raccontando curiosità e aneddoti su Tissi. Tra questi, il ricordo del film “Proibito”, girato nel 1954 e ispirato al romanzo “La madre” di Grazia Deledda. La pellicola segnò l’esordio alla regia di Mario Monicelli e vide protagonisti attori come Amedeo Nazzari e Lea Massari, legando il nome del paese a un importante pezzo di storia cinematografica.