Un evento che unisce letteratura, sociologia e impegno civile nel cuore della Sardegna, a Bolotana
Il 13 dicembre 2024, alle ore 19, la suggestiva Casa Senes di Bolotana ospita una serata speciale nell’ambito della quarta edizione del festival Forse alla Luna, un appuntamento dedicato ai grandi temi culturali e sociali. Al centro di questa edizione si trova una riflessione profonda sul percorso dell’Italia dal 1994 al 2024, un arco temporale che ha visto il Paese affrontare cambiamenti epocali, con particolare attenzione al fenomeno dei flussi migratori e al rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
L’incontro, curato dall’associazione culturale Altrove con il sostegno di enti locali come il Comune di Macomer, il Comune di Silanus e il Comune di Bolotana, riunisce esperti e pubblico per una discussione aperta e priva di filtri. Tra gli ospiti di rilievo, Leonardo Palmisano, sociologo e scrittore, autore del libro ITALIAPARTHEID, stranieri nella penisola del razzismo, realizzato in collaborazione con Amnesty International Italia. Palmisano, insignito del Premio Colomba per la Pace nel 2019, esplora il tema del razzismo strutturale in Italia, intrecciando dati, esperienze e prospettive per offrire una visione completa della situazione attuale. A completare il quadro, l’intervento di Emanuele Vigo, fondatore di progetti d’integrazione con la Cooperativa Il Sicomoro, che illustra esempi concreti di accoglienza e inclusione.
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Leonardo Palmisano e la sociologia del razzismo: una lente sulla società italiana
L’incontro, moderato dalla giornalista Simonetta Selloni, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, porta alla luce questioni spesso ignorate. Partendo dall’analisi sociologica di Palmisano, emerge un quadro allarmante della condizione degli stranieri in Italia, dove la narrazione politica e culturale talvolta alimenta stereotipi e discriminazioni. L’autore sottolinea l’importanza di iniziative come quella del festival, che diventano piattaforme per costruire una maggiore consapevolezza collettiva.
Accanto all’analisi critica, l’intervento di Vigo arricchisce il dibattito con esempi pratici. Attraverso il lavoro della sua cooperativa, che si occupa di accoglienza e formazione per i migranti, Vigo racconta storie di successo e integrazione, offrendo spunti su come politiche locali e nazionali possano convergere per creare una società più equa.
Il festival Forse alla Luna si conferma così un punto di riferimento per affrontare temi complessi con il rigore del sapere e l’entusiasmo del confronto. L’evento è possibile grazie al supporto della Regione Autonoma della Sardegna, oltre alla collaborazione con la libreria Emmepi Ubi di Macomer, curata da Luciana Uda e Stefania Mura.