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Un cartellone ricco di spettacoli che spaziano dal teatro contemporaneo alla danza, con un omaggio a Federico Fellini e un focus sugli autori sardi
Il Teatro San Giuseppe e il Teatro Bocheteatro di Nuoro, due luoghi simbolo della cultura sarda, si preparano ad accogliere la Stagione di Prosa e Danza 2024-2025, che promette di offrire un viaggio affascinante tra classici del Novecento e opere contemporanee. Organizzata dal CeDAC (Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna), con il patrocinio e il sostegno del MiC (Ministero della Cultura) e della Regione Autonoma della Sardegna, la stagione si avvale anche del contributo della Fondazione di Sardegna. Il cartellone propone sette spettacoli, tutti da gennaio ad aprile 2025, che coinvolgeranno alcuni dei più importanti protagonisti della scena teatrale e danzata italiana. Un programma ricco di emozioni, cultura e riflessioni sul presente.
Una stagione ricca di protagonisti e opere di spicco danza e teatro contemporaneo
Nel programma della stagione, spiccano alcuni nomi celebri del panorama teatrale italiano. Arturo Cirillo, regista e attore di grande fama, porta in scena una versione del dramma “Ferdinando” di Annibale Ruccello, un testo che esplora le contraddizioni e le passioni in un contesto storico di grande cambiamento. Con lui, sul palco, ci saranno attori come Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli. In un’altra proposta molto attesa, Enzo Decaro (volto noto del grande e piccolo schermo) sarà protagonista di “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo, una commedia che gioca con la superstizione e l’avidità, raccontando le vicissitudini del commendatore Gervasio Savastano.
Non solo volti noti, ma anche nuove voci emergenti. Un esempio è l’Eva Robin’s, un’icona transgender che sarà Madame in “Le Serve” di Jean Genet, un’opera che esplora le dinamiche di potere e servitù in un gioco ambiguo e inquietante. Al suo fianco, le giovani e talentuose Beatrice Vecchione e Matilde Vigna (Premio Ubu 2019) contribuiranno a dare vita a questa riflessione sulla discriminazione e sull’inevitabile destino di chi è costretto a vivere sotto il giogo delle convenzioni sociali.
“Il Circo di Fellini” e il tributo a Federico Fellini
Un’altra produzione che merita un’attenzione particolare è “Il Circo di Fellini”, una danza visionaria e onirica ideata dalla Compagnia Artemis Danza, con la coreografia di Monica Casadei e musiche di Nino Rota. Questo spettacolo è un tributo al grande regista Federico Fellini, uno dei più grandi maestri del cinema mondiale, famoso per la sua capacità di mescolare fantasia, surrealismo e realtà. Con “Il Circo di Fellini”, gli spettatori verranno trasportati in un mondo magico, tra acrobati, clown e colori vivaci, in un’esperienza che rimanda alla stessa poesia e all’atmosfera sognante dei suoi film. Un viaggio che non solo celebra il genio di Fellini, ma invita anche a riscoprire l’emozione infantile e la leggerezza dell’anima, capace di incantare ogni età. Lo spettacolo andrà in scena il 13 gennaio alle 20.30, dando il via alla stagione con una proposta unica e coinvolgente.
I protagonisti della scena teatrale contemporanea
Un altro momento da non perdere sarà “Sono cresciuto a Babele” di e con Giovanni Carroni, uno spettacolo che esplora la vita e le opere di Sergio Atzeni, uno degli scrittori più significativi della Sardegna e della letteratura italiana del Novecento. Ispirato al suo romanzo più autobiografico, “Il quinto passo è l’addio”, lo spettacolo indaga la figura dell’intellettuale isolano, attraverso un affresco tragico e ironico di una Cagliari sospesa tra bellezza e degrado. Carroni, già noto per la sua intensa ricerca artistica, offrirà un’opera di grande valore culturale, che non solo omaggia Atzeni, ma affronta temi universali come la solitudine, la delusione e la ricerca di senso in un mondo che cambia rapidamente.
Altra proposta significativa è “L’Assaggiatrice di Hitler”, un dramma ispirato al romanzo di Rosella Postorino. La pièce racconta una storia straordinaria: quella di Rosa Sauer, una giovane donna scelta dal regime nazista per assaporare il cibo destinato a Adolf Hitler e prevenirne l’avvelenamento. Un racconto emozionante che esplora la resistenza e la paura, con le interpretazioni di Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani. La messa in scena, diretta da Sandro Mabellini, affronta temi delicati come la complicità, il potere e la sopravvivenza. Questo spettacolo andrà in scena il 13 febbraio alle 20.30.
Il ruolo del teatro come specchio della società
Il teatro al Teatro Bocheteatro si fa anche strumento di riflessione sociale, come dimostra “Bidibibodibiboo” di Francesco Alberici. Un’opera che si interroga sul sistema capitalistico e sulla precarietà del lavoro, con una riflessione sulla condizione esistenziale delle nuove generazioni. Alberici, insieme agli altri interpreti come Maria Ariis e Salvatore Aronica, indaga le dinamiche perverse di un sistema che esige risultati impossibili e spesso ignorati dal mondo del lavoro. Lo spettacolo, già finalista al Premio Riccione e candidato al Premio Ubu 2024, è un esempio di teatro che parla del presente, di una società che vive in un costante conflitto tra speranze, paure e sogni infranti.
La Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro San Giuseppe e al Teatro Bocheteatro è dunque un’opportunità unica per esplorare il mondo del teatro e della danza, per incontrare grandi protagonisti e opere straordinarie, e per riflettere su temi universali che non smettono di appassionare e coinvolgere il pubblico
