Cala il sipario sulla rassegna 2024 che mette al centro il cuore dell’isola: la Barbagia. Ultimi due appuntamenti, nel weekend tra il 14 e il 15 dicembre, a Orune e Ortueri
Il circuito vede coinvolti 32 paesi della Barbagia, che da anni organizzano con passione e dedizione un percorso esperienziale che vede come protagonista non solo il paese ma anche i suoi abitanti, che aprono le porte delle proprie case, delle proprie corti, del loro passato. Un’opportunità per vivere gli usi e i costumi di un popolo antico, seguendo un itinerario all’insegna della cucina locale, con i suoi sapori e le sue ricette, della storia con il suo patrimonio storico-artistico e dell’artigianato. Chiudono la rassegna Ortueri e Orune.
Orune
L’ultimo weekend di Autunno in Barbagia si apre con le specialità di Orune. Il paese, incastonato tra le colline della Barbagia, rappresenta da sempre una meta densa di storia, cultura e tradizioni. Il borgo vanta un patrimonio archeologico unico, come la maestosa fonte nuragica di Su Tempiesu, a soli cinque chilometri dal paese, o il villaggio archeologico di Sant’Efis, dove convivono testimonianze dall’età nuragica al Medioevo. Non mancano le domus de janas, i menhir, i dolmen e gli imponenti nuraghi che arricchivano il paesaggio.
L’arte e la spiritualità trovava casa nella parrocchiale di Santa Maria Maggiore, impreziosita da spettacolari tempere murali che le valgono il soprannome di “Cappella Sistina della Barbagia”. Accanto a questa, Casa Murgia racconta la vita signorile del primo Novecento, offrendo un’occasione unica di immergersi nell’architettura e nelle tradizioni locali. Orune si distingue anche per il Canto a Tenore, patrimonio immateriale dell’UNESCO, e per una tradizione enogastronomica capace di conquistare ogni visitatore.
Le cortes aperte: due giorni di eventi tra sapori e cultura
Sabato 14 dicembre, Orune inaugura le sue cortes alle 09:30, coinvolgendo abitanti e visitatori in un viaggio sensoriale tra antichi mestieri, sapori autentici e cultura. Tra gli appuntamenti principali, spicca l’apertura della biblioteca personale dello storico Antonio Pigliaru, vero scrigno di sapere. Dalle 10, il borgo si anima col suggestivo presepe rionale di Cadone, che ritrae scene di vita quotidiana e artigianale.
Domenica: la tradizione si rinnova
Il programma prosegue domenica 15 dicembre, con l’apertura delle cortes alle 09:00. Le esposizioni e i laboratori riprendono, accompagnati da nuove esibizioni itineranti di canti a tenore, che risuonano tra le strade del borgo. Durante la giornata, visitatori e appassionati di storia possono esplorare i tesori del territorio, tra cui l’area archeologica di Su Tempiesu, le chiese di Santa Maria Maggiore e Santa Caterina, e la leggendaria Sa Untana Manna, immortalata nelle pagine di Colombi e Sparvieri di Grazia Deledda.
Ortueri
La seconda tappa del weekend concluso tocca Ortueri, un borgo situato nella Barbagia del Mandrolisai, circondato da vigneti e foreste, ricco di storia e punti di estremo interesse.
Il 14 e 15 dicembre, il centro storico del paese si trasformerà in un palcoscenico di arte, cultura e tradizioni. Conosciuto per le sue sugherete e per il campanile di San Nicola, il secondo più alto dell’isola, Ortueri è pronto a incantare i visitatori con un programma ricco di attività.
Il parco comunale “Mui Muscas” e le suggestive vie del borgo faranno da sfondo agli appuntamenti che celebrano l’identità di questa terra. Tra le attrazioni principali, la visita alle “domos” e l’uscita della maschera tradizionale Is Sonaggiaos e S’Urtzu, che incarna il legame profondo con le radici del passato. I visitatori potranno immergersi in un’esperienza che combina arte, musica e i sapori autentici del territorio.
Is domos
La giornata di sabato 14 dicembre inizierà alle 9:00, con l’apertura delle “domos” nel centro storico, dove saranno esposti i prodotti artigianali e agroalimentari locali. Tra le attrazioni, la dimostrazione presso La bottega del sughero, dove gli artigiani mostreranno la creazione del tipico sgabello “Su meseddu de ortigu”.
Nel pomeriggio, dalle 15:30, si susseguiranno eventi dedicati alla musica e alle tradizioni locali. Il concerto di WilliBoy Taxi feat Vittorio Pitzalixs, organizzato dall’associazione Viva Mandrolisai, aprirà le danze, seguito dall’uscita del carro trainato dai buoi, un simbolo dell’identità agricola del paese. Non mancheranno i balli in piazza e le esibizioni poetico-canore di mutos, un’antica forma d’arte musicale tramandata da generazioni.
La serata culminerà con il concerto in piazza Martiri della Libertà alle 20:30, dove A Bratzos Tentos con Fabio Puddu, Mario Soro e Gianpaolo Melis celebreranno le sonorità sarde.
Domenica tra musica, artigianato e folklore
Domenica 15 dicembre, la festa continuerà con un programma altrettanto ricco. Dalle 9:30, le vie del borgo si animeranno di mostre, stand e dimostrazioni artigianali. Spiccano le esibizioni itineranti di balli tradizionali accompagnati da artisti come Simone Muggianu e Davide Puligheddu, a cura della Consulta Giovanile Ortuerese.
Alle 11:30, l’energia della Funky Jazz Orchestra di Berchidda, promossa dall’associazione Viva Mandrolisai, invaderà il centro storico con un concerto itinerante. Nel pomeriggio, le tradizioni popolari saranno protagoniste con la preparazione del formaggio a Casa Cao e la vestizione della maschera Is Sonaggiaos e S’Urtzu, un rito che affonda le sue radici nelle usanze ancestrali di Ortueri. I cori polifonici e i concerti in Piazza Marconi completeranno l’esperienza, offrendo ai visitatori una giornata immersa nella cultura sarda.