festival

Iglesias: il festival Aut Out Aut chiude in bellezza

l festival di Iglesias ha ospitato eventi dedicati alla letteratura, all’arte e all’inclusione, promuovendo importanti temi sociali come l’autismo e la disabilità. Un incontro di poesia, performance e cinema che ha saputo unire cultura e riflessione sociale, coinvolgendo autori di fama e artisti locali.

Il festival letterario Aut Out Aut di Iglesias si è concluso il 15 dicembre 2024 con una serie di eventi che hanno celebrato la cultura e l’inclusione sociale, puntando i riflettori su temi cruciali come l’autismo e la disabilità. Organizzato dall’associazione Diversamente Odv, con la direzione artistica di Alessandro Muroni, il festival ha saputo unire diverse forme artistiche per sensibilizzare il pubblico su questi temi, senza mai trattarli in modo esplicito. Il progetto ha avuto il sostegno di istituzioni come l’Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e il Comune di Iglesias, ma anche l’importante collaborazione dell’Università di Cagliari. Un impegno collettivo che ha reso l’evento unico nel suo genere, capace di creare un ponte tra cultura e impegno sociale.

Ogni anno, Aut Out Aut si conferma come uno dei principali appuntamenti culturali della Sardegna. Durante questa edizione 2024, il festival ha voluto trattare temi di grande rilevanza sociale, utilizzando la letteratura, la poesia, il cinema e la musica come strumenti per sensibilizzare il pubblico. Senza mai adottare un approccio didascalico, gli organizzatori hanno preferito affidarsi al linguaggio delle arti per esplorare le diversità umane e la necessità di promuovere una società più inclusiva. Tra gli ospiti dell’edizione, si sono distinti autori e artisti di rilievo come Stefano Dal Bianco, Silvio Raffo e Francesco Occhetto, che hanno arricchito il programma con letture e riflessioni sui temi del festival.

Un festival che racconta la diversità attraverso la poesia e il teatro

Uno degli appuntamenti più attesi del festival è stato senza dubbio la performance teatrale curata dal regista Senio G. B. Dattena. Il progetto intitolato “Outsider” si è svolto in Piazza Municipio, trasformando la città di Iglesias in un palcoscenico all’aperto dove i partecipanti al laboratorio teatrale hanno dato vita a una riflessione profonda sulla diversità e sull’inclusione. Questa performance ha cercato di sensibilizzare il pubblico riguardo alle sfide quotidiane delle persone con disabilità, stimolando un confronto diretto sul tema della costruzione di una società più equa. La piazza è diventata un luogo di incontro e riflessione, in cui i confini tra spettatori e attori si sono annullati, creando un’esperienza condivisa e arricchente.

Nel frattempo, il pubblico ha avuto modo di partecipare a “Colazione con gli Autori”, un incontro che ha avuto luogo dalle ore 10 del mattino del 15 dicembre. Questo evento ha rappresentato un’opportunità per dialogare con autori come Stefano Dal Bianco, Silvio Raffo e i membri della redazione della rivista Erbafoglio. Il titolo dell’incontro, “La poesia dell’incontro”, ha sottolineato l’importanza del confronto tra diverse forme di espressione artistica, riconoscendo nel dialogo il valore fondamentale per una società inclusiva. Gli autori presenti hanno parlato delle loro opere, mettendo in luce le problematiche sociali legate all’autismo e alla disabilità, e approfondendo il ruolo che la poesia e la letteratura possano avere nell’affrontare queste sfide.

L’omaggio a Kafka: letteratura e cinema per riflettere sulla condizione umana

Quest’edizione di Aut Out Aut ha voluto anche omaggiare la figura di Franz Kafka, il celebre scrittore praghese che ha influenzato profondamente la riflessione sulla condizione umana e sulle contraddizioni della vita. Alessandro Muroni, direttore artistico del festival, ha sottolineato l’importanza di Kafka come fonte di ispirazione, definendo la sua visione della realtà come un elemento centrale nell’edizione 2024. Gli eventi letterari e le performance teatrali hanno indagato le tematiche kafkaiane, in particolare la percezione della diversità e l’analisi delle difficoltà che le persone si trovano ad affrontare nella loro esistenza quotidiana. Il pensiero di Kafka ha costituito un filo conduttore, richiamando alla mente dei partecipanti la necessità di una riflessione sulla solitudine e sull’isolamento.

La giornata conclusiva del festival ha visto anche la proiezione del film E.K. Erdkinder, scritto e diretto da Tore Manca. Questo lungometraggio, prodotto con il contributo della Fondazione Sardegna Film Commission, ha offerto uno spunto di riflessione sul ritorno alla natura e sulla fuga dal caos urbano. Ambientato in un contesto di crescente alienazione, il film racconta di ragazzi che si confrontano con una disciplina rigida e con la difficoltà di ritrovare un equilibrio con la natura. Il film ha invitato il pubblico a riflettere sul nostro stile di vita e sulla necessità di un ritorno a una maggiore autenticità e libertà.

Nel cuore della Sardegna, il festival Aut Out Aut ha dimostrato come l’arte possa essere un potente strumento di inclusione sociale e come la cultura possa abbattere le barriere legate alla diversità. Concludendo la sua edizione 2024, ha lasciato un segno profondo nella comunità, alimentando la riflessione e l’impegno verso una società più giusta e accogliente.

About Martina Pani

Nerd appassionata di tecnologia, scarabocchi e storie di misteri e creepy. Sono curiosa, un po' pazza, e non dico mai di no a nuove esperienze e avventure.

Controlla anche

Festival letterario del Monreale all’insegna del tema Giustizia e Verità

Ricco calendario di attività dedicate sia alle scuole sia al pubblico all’insegna del tema Giustizia …