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Padre Saverio Fabiano: l’Oratorio di Sant’Elia come cuore pulsante di Cagliari
Dall’accoglienza degli sfollati alle iniziative per i giovani: la trasformazione di un quartiere
Sant’Elia è un quartiere che incarna la storia di Cagliari dal secondo dopoguerra a oggi. Dopo i devastanti bombardamenti del 1943, molte famiglie furono costrette a lasciare le loro case. Molte di queste trovarono rifugio presso il lazzaretto di Sant’Elia, un edificio simbolo di accoglienza e resistenza. Negli anni ’50, il borgo vecchio sorse attorno alla chiesa, offrendo una nuova dimora agli sfollati e a chi abbandonava il centro della città. Questo è solo l’inizio di una storia che si intreccia profondamente con i flussi migratori e i cambiamenti sociali di Cagliari.
Padre Saverio Fabiano, una delle figure centrali dell’Oratorio della Parrocchia di Sant’Elia, racconta come il quartiere abbia attraversato diverse fasi di trasformazione. Tra gli anni ’70 e ’90, la costruzione di grandi palazzoni ha accolto le famiglie più in difficoltà, provenienti da tutta la città. Oggi, il quartiere conta circa 7.000 abitanti e si distingue per il suo isolamento fisico e sociale rispetto al resto di Cagliari. Tuttavia, è proprio qui che l’oratorio rappresenta un pilastro fondamentale per l’aggregazione, la cultura e la solidarietà.
Un centro di speranza: sport, educazione e nuove opportunità a Sant’Elia
L’oratorio di Sant’Elia è molto più di un semplice luogo di incontro: è un motore di cambiamento. La Fondazione 2.0, gestita dai padri somaschi, supporta i giovani con attività educative per contrastare l’abbandono scolastico. Ogni sabato pomeriggio, il quartiere si anima grazie alle iniziative sportive, organizzate in collaborazione con l’ANSPI, che offrono uno spazio informale di gioco e amicizia. Quest’anno, un’importante novità è la celebrazione di messe dedicate ai ragazzi e alle famiglie, rafforzando i legami comunitari.
Per le famiglie, l’oratorio rappresenta anche un punto di riferimento con eventi mirati, come la giornata in programma il 5 gennaio prossimo. Inoltre, grazie a volontari e collaborazioni con fondazioni locali, l’oratorio riesce a rispondere a molteplici problemi socioeconomici del quartiere. Tra i progetti futuri, spiccano la creazione di una sala musica per adolescenti e spazi dedicati a teatro e arte.
