Gli animali come alleati della salute: per gli anziani meno visite mediche
La scienza conferma: vivere con un animale domestico migliora il benessere psicofisico
Avere un animale domestico può ridurre le visite mediche del 15% negli anziani, trasformandosi in una vera e propria terapia. Lo affermano i geriatri, sottolineando come la compagnia di un cane o un gatto sia in grado di migliorare sia la salute mentale che fisica delle persone della terza età. Gli animali non sono solo compagni di vita, ma svolgono un ruolo simile a quello di un farmaco, alleviando stress, solitudine e sintomi legati all’invecchiamento.
Secondo studi recenti, vivere con un animale stimola gli anziani a muoversi di più, favorendo passeggiate quotidiane e momenti di interazione sociale, fondamentali per prevenire malattie cardiovascolari e declino cognitivo. La professoressa Maria Rossi, esperta in geriatria, spiega: “La relazione con un animale è un supporto emozionale potente. Un cane, ad esempio, non solo richiede cure, ma crea routine e aumenta l’attività fisica”.
Gli effetti terapeutici degli animali: una risorsa per la qualità della vita
Il legame tra anziani e animali ha anche un impatto sulla salute mentale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha evidenziato come la solitudine sia una delle principali cause di depressione e ansia nella terza età. Avere un animale domestico aiuta a contrastare questi fenomeni, offrendo affetto incondizionato e una compagnia costante.
La dottoressa Giulia Bianchi, psicologa specializzata, aggiunge: “Gli animali domestici stimolano la produzione di serotonina, migliorando il tono dell’umore e riducendo lo stress”. Inoltre, la cura di un animale favorisce il senso di responsabilità e autostima negli anziani, migliorando il benessere generale.
Questa relazione benefica sta spingendo molte strutture residenziali a introdurre programmi di pet therapy, confermando il valore degli animali come “medicine naturali” per il corpo e la mente.