Un viaggio in quattro puntate alla scoperta della Sardegna che si reinventa in chiave ecologica, unendo tradizione e innovazione per un futuro più sostenibile.
Nel panorama delle produzioni cinematografiche italiane, una nuova iniziativa si fa notare per la sua sensibilità verso l’ambiente e il territorio: Sardinia Green Trip. Il 16 dicembre segna la data di lancio della prima serie web documentaria dedicata alla sostenibilità ambientale in Sardegna. Prodotta da Ginko Film e PinUp Filmaking, con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission, questa serie webdoc si propone di raccontare la Sardegna come laboratorio di sostenibilità, un’isola che sta cercando di integrare l’innovazione con il rispetto per la natura. Con quattro episodi che coprono le diverse province sarde, Sardinia Green Trip esplora un’isola in trasformazione, dove le comunità e i singoli individui si impegnano a trovare soluzioni alternative e sostenibili per il futuro.
Un viaggio tra natura, comunità e innovazione
La serie, che si snoda attraverso borghi dimenticati e paesaggi aspri, si concentra su protagonisti che stanno contribuendo a una “rivoluzione silenziosa”. In ogni episodio, vengono raccontati individui e comunità che non vedono la sostenibilità come un vincolo, ma come una possibilità generativa di un futuro migliore. Il regista e produttore Andrea Mura di Ginko Film sottolinea come il documentario punti a sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità ambientale, attraverso interviste dirette e una fotografia che valorizza i paesaggi sardi. L’obiettivo è dimostrare che modelli economici alternativi e di vita più rispettosi dell’ambiente sono possibili, ispirando cambiamenti individuali e collettivi.
Ogni puntata esplora un tema diverso, offrendo uno sguardo profondo sulla Sardegna, un’isola che si vuole proporre come esempio di transizione ecologica. Non si tratta solo di raccontare storie di sostenibilità, ma anche di applicare nella pratica ciò che il documentario predica. La produzione è stata realizzata seguendo principi eco-friendly: la troupe si è spostata utilizzando mezzi a basso impatto ambientale, come veicoli elettrici e biciclette, e ha adottato soluzioni come l’uso di batterie ricaricabili e pasti a Km0 per ridurre l’impronta di carbonio.
La serie tra tradizione e sostenibilità
La prima puntata, disponibile dal 16 dicembre sui canali ufficiali della Fondazione Sardegna Film Commission, si intitola Radici Sostenibili. In questo episodio, il viaggio parte dal sud-ovest della Sardegna, esplorando pratiche agricole, architettoniche e artigianali che rispettano l’ambiente. In particolare, vengono presentati luoghi come Villacidro, con l’Azienda Agricola “Il Paese del Vento” e il suo progetto di agricoltura biologica. A Villamassargia, Walter Secci racconta come il turismo lento si integri con la natura, mentre a Arbus, Monica Saba esplora la produzione di formaggi caprini con packaging naturale. Il viaggio prosegue verso Serrenti, dove Maddalena Achenza e Maura Serra raccontano le potenzialità della bio-architettura, e si conclude ad Armungia, con Barbara Cardia e Tommaso Lussu, che gestiscono un laboratorio di tessitura artigianale, unendo tradizione e innovazione.
La seconda puntata, in uscita il 30 dicembre, offre un’opportunità unica per scoprire la Sardegna attraverso il Trenino Verde. Questo storico treno, che viaggia lentamente da Mandas ad Arbatax, diventa il protagonista di un viaggio che racconta l’artigianato e la cultura locale. Tra le storie raccontate, ci sono quelle di Maria Serrau, esperta di tessitura a Jerzu, e di Frediano Mura, che coltiva erbe officinali a Sadali. La puntata esplora come il turismo consapevole e lento possa essere una chiave per valorizzare le comunità locali e promuovere un modello di sviluppo sostenibile.
Il turismo sostenibile e il futuro dell’isola
La terza e quarta puntata di Sardinia Green Trip saranno disponibili rispettivamente il 13 e il 20 gennaio. In questi episodi, il focus sarà sul turismo sostenibile nelle regioni della costa orientale e del nord della Sardegna. In particolare, la terza puntata racconta il turismo ecologico in luoghi come Cagliari, Baunei, Dorgali e Torpè, dove si incontrano protagonisti come Sebastiano Mundula della Ciclofficina Sella del Diavolo di Cagliari, e Antonio e Francesco Fronteddu dell’azienda agricola Berritta, che promuovono la viticoltura biologica e l’enoturismo. La serie esplora anche esperienze di connessione con il territorio, che diventano un’opportunità di crescita ecologica e culturale.
La quarta puntata, invece, si concentrerà su una Sardegna ancora più lontana dai circuiti turistici tradizionali. Da Saccargia, dove i cavalli vengono utilizzati per la terapia, a Alghero, dove si osservano i delfini come parte di un ecoturismo responsabile, la puntata esplorerà come gli animali siano elementi cruciali in un ecosistema di turismo responsabile. Ogni luogo e ogni specie raccontano storie di equilibrio, conservazione e rispetto ambientale.