Il Festival CostellAzioni Letterarie, che si è svolto nel fine settimana del 14 e 15 dicembre a Lotzorai, ha saputo intrecciare in modo unico lettura, musica e tradizione, creando un’esperienza coinvolgente per tutti i partecipanti. Tra emozioni, risate e riflessioni, l’evento ha celebrato la forza della cultura come motore di comunità.
Lotzorai, una città che guarda oltre: il festival costellazioni letterarie tra passato e futuro
Il Festival CostellAzioni Letterarie ha trasformato il piccolo comune di Lotzorai in un punto di riferimento culturale per tutta la Sardegna. Nei giorni di sabato 14 e domenica 15 dicembre, il festival ha unito il passato della comunità con le voci e i sogni delle nuove generazioni.
Il 14 dicembre, la giornata è iniziata nelle scuole locali, dove bambini e ragazzi sono stati protagonisti di laboratori creativi, letture e giochi. L’evento ha rappresenta un incontro perfetto tra il presente e il futuro, un’occasione per i più giovani di entrare in contatto con il mondo dei libri, grazie all’energia e alla freschezza che solo loro possono portare. L’attività nelle scuole è stato un segno di come il festival è un evento per il pubblico adulto, e per crescita.
Nel pomeriggio, il Drums Circle ha coinvolto i partecipanti in un’esperienza ritmica e collettiva, mentre il piacere di una merenda natalizia e la vivacità dei mercatini hanno cerato un’atmosfera festosa. Più tardi, Professor Pietrosky sa divertire il pubblico con uno spettacolo che ha unito scienza e comicità, regalando una serata di risate e riflessioni.
La magia del reading-concerto dedicato a Gigi Riva
La serata di sabato ha visto il cuore del festival battere nell’Aula Magna della Biblioteca Comunale, dove la memoria storica e il mito di Gigi Riva hanno preso vita. Durante l’incontro, è celebrato l’uomo oltre il campione, esplorando la sua figura non solo attraverso i successi sportivi, ma anche attraverso i valori di tenacia, umiltà e passione che ha sempre incarnato.
Il pubblico ha apprezzato un tributo sentito alla leggenda del calcio sardo. Ma la vera emozione è arrivata con il reading-concerto “Un anno sull’Altipiano”, un’opera di Emilio Lussu che prende vita grazie alla potente voce di Felice Montervino e alle note delicate del pianoforte di Pietro Lussu.
Quali sono le emozioni che trapelano?
Il mix di parole e musica ha trasportato il pubblico in un viaggio emotivo, con una riflessione profonda sulla guerra, la resistenza e l’umanità. La lettura ha trasformato il libro in un’esperienza sensoriale che ha toccato il cuore di chi vi ha partecipato.
L’atmosfera creata quella sera è stata indimenticabile, regalando ai partecipanti un’esperienza che ha unito la letteratura alla musica, il presente al passato, la Sardegna a tutto il mondo.
Un cammino di memoria e natura: il trekking letterario
Il festival ha offerto anche un’opportunità di connessione con la natura, grazie al Sentiero dei Custodi del tempo, un trekking letterario che ha unito le bellezze paesaggistiche della Sardegna con la memoria storica del territorio. Domenica 15 dicembre, i partecipanti hanno camminato lungo il fiume Rio Pramaera, attraversando la necropolis di Tracucu.
Durante il percorso, la lettura di brani tratti da Sergio Atzeni e le melodie suonate da Pierpaolo Vacca hanno creato una connessione profonda con la storia e la cultura sarda. Le Domus de Janas, antiche tombe scavate nella roccia, sono state silenziosi testimoni di una storia che risale a millenni fa, rendendo il cammino quasi spirituale. Il trekking non è stato solo un viaggio fisico, ma un’esperienza che ha toccato le corde più profonde del cuore e della mente, una riflessione sul legame tra le generazioni passate e quelle future.
La bellezza di questo incontro tra letteratura e natura è stata quella di far riflettere il pubblico su come la cultura possa essere radicata nei luoghi e nelle tradizioni, ma allo stesso tempo sapersi rinnovare e adattare al tempo presente.
Lotzorai e il valore della condivisione
A chiusura del festival, il sindaco Cesare Mannini ha commentato l’importanza dell’evento per la comunità di Lotzorai. Secondo Mannini, ogni edizione del Festival CostellAzioni Letterarie ha rappresentato una riapertura delle porte a un’antica tradizione di condivisione e scoperta, un momento in cui la comunità si unisce attraverso la lettura, la cultura e le emozioni. Per la comunità di Lotzorai, il festival ha rappresentato un’occasione unica di riflessione e incontro, capace di unire tutte le generazioni.
Anche la direttrice artistica Mattea Lissia ha sottolineato come la terza edizione del festival non fosse solo un progetto culturale, ma un atto di amore verso i libri e tutto ciò che essi rappresentano. Il suo impegno, insieme agli altri organizzatori, è stato quello di creare un’esperienza che fosse più di un semplice evento, ma un’opportunità per riscoprire il valore dei libri e delle storie.
Il festival è stato una dichiarazione di fiducia nella cultura come strumento di crescita personale e collettiva, come un viaggio che non finisce mai, e che continua a essere condiviso con chiunque desideri farne parte.