Il ricordo di Antonio Megalizzi e di Bartek Orent-Niedzielski nel giorno dell’attentato di Strasburgo di sei anni fa.
Il 18 dicembre 2024, a partire dalle ore 9:00, le radio universitarie italiane si uniranno in una grande maratona radiofonica per commemorare Antonio Megalizzi e Bartek Orent-Niedzielski, giovani operatori radiofonici universitari tragicamente scomparsi nell’attentato di Strasburgo del dicembre 2018. L’iniziativa, promossa dall’Associazione RadUni e dalla Fondazione Antonio Megalizzi, rappresenta un momento di riflessione e condivisione, volto a mantenere viva la memoria di due appassionati professionisti della radio e dell’Europa. https://www.unicaradio.it/blog/2018/12/19/insieme-per-antonio-megalizzi-in-una-maratona-radiofonica
La maratona radiofonica del 18 dicembre non sarà solo un omaggio, ma anche uno spazio di espressione per gli operatori delle radio universitarie italiane. Il programma prevede dirette streaming, podcast e contenuti dedicati che potranno essere seguiti online, grazie alle streaming sul sito delle radio universitarie e sui social media. Il ricordo di Antonio Megalizzi e Bartek Orent-Niedzielski
Questa maratona rappresenta un modo naturale e autentico per onorare Antonio Megalizzi e Bartek Orent-Niedzielski, riportando al centro l’importanza dell’informazione, della memoria e della condivisione. La voce dei giovani e della radio universitaria continuerà a risuonare forte, come simbolo di un sogno che non si spegnerà mai. https://www.unicaradio.it/blog/2018/12/23/le-radio-universitarie-mondiali-vicine-ad-antonio-e-bartek/
Antono Megalizzi ,Originario di Trento, si era distinto fin da subito per la sua forte vocazione al giornalismo e al dialogo. Studiava e lavorava per raccontare l’Europa, un progetto in cui credeva profondamente https://www.raduni.org/non-fermiamo-questa-voce/
Bartek viveva a Strasburgo, città simbolo dell’Europa unita, Qui aveva costruito la sua carriera come giornalista indipendente e animatore culturale, dedicandosi a progetti che promuovevano la cultura, l’integrazione e il dialogo tra le diverse comunità. La sua passione per la musica, in particolare per il jazz e il rock, lo aveva reso anche una figura di spicco della scena musicale locale. Partecipava a festival, organizzava eventi e animava la vita notturna della città con il suo entusiasmo.