I prodotti di Campagna Amica Nuoro Ogliastra diventano protagonisti in un’iniziativa solidale dentro la casa circondariale, grazie al contributo di chef, artisti e volontari. La cucina si fa strumento di dialogo e speranza
Un’occasione unica di solidarietà e inclusione sociale prende vita nella casa circondariale di Nuoro, dove le eccellenze enogastronomiche di Campagna Amica Nuoro Ogliastra trasformano un semplice pranzo in un momento carico di significati. L’iniziativa, intitolata “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore”, ha coinvolto oltre 40 istituti penitenziari in tutta Italia, con il sostegno di Prison Fellowship Italia Onlus, Rinnovamento nello Spirito Santo e la Fondazione Alleanza del RnS, sotto l’egida del Ministero della Giustizia.
A Nuoro, l’evento si è distinto per la partecipazione di numerosi volti noti e per il sapiente contributo di chef di fama, come Luigi Pomata e Sandro Cubeddu, che creeranno piatti a base di patate, zucca e cavoli, conditi con olio evo sardo e altre prelibatezze offerte dalle aziende locali. Gli ingredienti, provenienti dai mercati di Campagna Amica, rappresentano il meglio delle produzioni agricole locali. Approfondimenti sull’iniziativa e sulle aziende coinvolte sono disponibili sul sito ufficiale di Coldiretti Nuoro Ogliastra.
Artisti e sportivi insieme per abbattere le barriere
La giornata si arricchisce con la presenza di artisti come Diana Puddu, vincitrice di The Voice Senior, e l’imitatore Vincenzo Mugoni, che regaleranno momenti di intrattenimento ai presenti. Tra i partecipanti spicca anche il campione di apnea Ottavio Demontis, l’artista Benito Urgu e la cantante Maria Luisa Congiu. Insieme, questi protagonisti della cultura e dello sport contribuiranno a rendere il Pranzo d’Amore un simbolo tangibile di inclusione.
Le parole del direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Alessandro Serra, sottolineano l’importanza dell’evento: “La cucina diventa uno strumento di dialogo, capace di superare ogni barriera. I nostri produttori dimostrano che lavorare per il territorio significa anche essere parte di una comunità più solidale”. La presidente della LUTE, Eugenia Laria, e gli allievi della Casa di Carità Arti e Mestieri aggiungono valore a un evento che ha dimostrato come la collaborazione tra istituzioni e associazioni locali possa cambiare prospettive.