Le cicogne di Chernobyl: docufilm sui bambini bielorussi

Il debutto delle nuove versioni del docufilm di Karim Galici emoziona Selargius, Iglesias, Cagliari e Sinnai. Una narrazione poetica che celebra l’impegno delle famiglie sarde nell’accogliere i bambini bielorussi colpiti dal disastro nucleare

Il docufilm Le cicogne di Chernobyl di Karim Galici debutta in Sardegna, raccontando una toccante storia di solidarietà. Il progetto di Cittadini del Mondo – Cinema del Sociale celebra la generosità delle famiglie italiane, in particolare sarde. Queste famiglie avevano accolto centinaia di bambini dalle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl nel 1986. Le nuove versioni del film includono un mediometraggio di 40 minuti e un lungometraggio di 65 minuti. Il docufilm aggiunge sottotitoli in inglese e altre lingue per raggiungere un pubblico internazionale più ampio.

Grazie alla collaborazione con una prestigiosa agenzia cinematografica nazionale e al sostegno della Regione Sardegna, il docufilm acquisce così nuova vitalità. L’uso di immagini di repertorio concesse gratuitamente da RAI Teche e l’accompagnamento musicale di artisti come Medūlla (nome d’arte di Michele Salis Figus) aggiungono profondità emotiva al racconto.

Maggiori dettagli sul progetto e sui suoi protagonisti sono disponibili sul sito ufficiale di Cittadini del Mondo e sulla pagina della Regione Sardegna.

Un viaggio tra poesia e realtà nei luoghi simbolo della Sardegna

Il film segue un percorso emozionale attraverso luoghi iconici come Cagliari, Carloforte, l’Isola di San Pietro, Castiadas e il Cammino di Santa Barbara. Riprese straordinarie della zona di esclusione intorno alla centrale nucleare di Chernobyl arricchiscono la narrazione, creando un potente contrasto tra la desolazione del disastro e la bellezza dei paesaggi sardi. Attraverso flashback e testimonianze, il docufilm evidenzia la forza dell’amore e della solidarietà, elementi fondamentali dei Progetti Chernobyl.

Eventi dedicati agli studenti si terranno nei licei Pitagora di Selargius e Alberti di Cagliari, sottolineando l’importanza di tramandare alle nuove generazioni i valori dell’accoglienza. In parallelo, proiezioni pubbliche ad ingresso libero coinvolgeranno città e comunità locali. Il 21 dicembre, il docufilm verrà proiettato a Iglesias, nei locali di Pozzo Sella, in collaborazione con l’Associazione Pozzo Sella, presieduta da Massimo Sanna. La scelta di questo luogo rappresenta un omaggio a Giampiero Pinna, figura centrale nella lotta dei minatori.

Le prossime proiezioni sono previste il 27 dicembre al Cinema Greenwich di Cagliari e il 29 dicembre al MuA di Sinnai. Ogni evento prevede la partecipazione del regista e del cast per discutere i temi toccati dal film, unendo la comunità attraverso la condivisione di storie di umanità e coraggio.

About Marina Cossu

Studentessa laureanda di Relazioni Internazionali, appassionata di politica e comunicazione istituzionale.

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