Centro d’ascolto Caritas parrocchia Sant’Elia

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Centro d'ascolto Caritas parrocchia Sant'Elia
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Detta Aloi racconta il progetto della Caritas: un punto di riferimento per la salute e la solidarietà.

A Sant’Elia, uno dei quartieri più fragili di Cagliari, un gruppo di volontari, medici e infermieri ha dato vita a un’iniziativa unica: il Centro d’Ascolto Sanitario della Caritas Santa Teresa di Calcutta. Tra i promotori del progetto, spicca il nome di Detta Aloi, oncologa in pensione e volontaria instancabile, che racconta la nascita e gli obiettivi di questa realtà: “un medico non va mai davvero in pensione. Ho sentito di dover rimettere il camice, per rispondere ai bisogni della comunità”.

Il centro è nato nel 2021 come risposta alle carenze sanitarie del quartiere. “A Sant’Elia, su quattro medici di base, non ne era rimasto nessuno. Gli abitanti erano costretti a prendere un autobus per cercare assistenza sanitaria altrove”, spiega Aloi. In questa situazione di emergenza, la Caritas ha deciso di integrare l’offerta del suo centro d’ascolto sociale con un nuovo servizio dedicato alla salute.

Ascolto empatico e soluzioni personalizzate

Il Centro d’Ascolto Sanitario non è un ambulatorio tradizionale, ma un luogo dove i pazienti trovano ascolto e supporto. “L’obiettivo principale è accogliere i bisogni di salute con empatia, senza pregiudizi”, sottolinea Aloi. “La metodologia che adottiamo si basa sulla ‘pedagogia dei fatti’ della Caritas: ascolto attivo, progettazione personalizzata e supporto della comunità”.

Il servizio, attivo due giorni alla settimana, lavora in stretta sinergia con il Centro d’Ascolto Sociale e l’ambulatorio Caritas di Cagliari. I pazienti vengono accolti su appuntamento per garantire continuità e costruire relazioni solide: “Non visitiamo mai senza fissare un incontro successivo. La continuità è fondamentale per restituire fiducia e benessere”, afferma Aloi. Ad oggi, il centro segue circa 30 pazienti con regolarità, offrendo non solo visite mediche, ma anche consulenze psicologiche e farmaci di fascia C gratuiti.

Rete di solidarietà e prospettive future

Il successo del progetto si deve anche alla collaborazione con altre associazioni del quartiere. “Facciamo rete con i volontari del doposcuola dell’Oratorio e con ‘Fratelli Tutti’, una rete di associazioni che si sta sviluppando a Sant’Elia”, racconta Aloi. Questo approccio integrato consente di affrontare non solo le problematiche sanitarie, ma anche quelle sociali e psicologiche, coinvolgendo giovani e famiglie in percorsi di crescita e supporto.

Guardando al futuro, il sogno è ambizioso: “Vorremmo che una delle due Case di Comunità previste dal PNRR per Cagliari fosse costruita proprio a Sant’Elia. Sarebbe un segnale di inversione di tendenza: la città che viene verso il quartiere, e non il contrario”. La proposta, già presentata alle istituzioni, prevede una stretta collaborazione tra pubblico e volontariato, con l’obiettivo di integrare le cure sociosanitarie sul territorio e promuovere la prevenzione.

Un messaggio per la comunità

Il Centro d’Ascolto Sanitario è diventato un punto di riferimento per molti residenti, ma Aloi spera di raggiungere ancora più persone. “Siamo qui per ascoltare i bisogni di salute, condividere il peso delle difficoltà e, quando possibile, risolvere i disagi”, afferma. Il messaggio per chi ancora non conosce il centro è chiaro: “Non siete soli. Venite a trovarci”.

Il lavoro di Detta Aloi e del suo team dimostra come l’impegno volontario possa trasformare un territorio, restituendo dignità e speranza a una comunità spesso dimenticata.

Per ulteriori informazioni sui servizi della Caritas Santa Teresa di Calcutta, visitate il sito ufficiale della Caritas Cagliari o il portale dedicato Fratelli Tutti.

About Davide Serra

Mi chiamo Davide Serra e sono uno studente di Scienze della Comunicazione all'Università di Cagliari. Nato a Cagliari il 6 maggio 2002, ho conseguito il diploma presso il Liceo Classico Dettori. Sono appassionato di comunicazione digitale, social media, podcasting e giornalismo, con l’obiettivo di trasformare queste passioni in una carriera. Vorrei specializzarmi nella gestione di profili social, nella creazione di contenuti coinvolgenti e nel raccontare storie che abbiano un impatto significativo sul pubblico.

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