Martedì 12 giugno alle 20.45 al Circolo del Cinema Laboratorio28, in via Montesanto 28 a Cagliari, verrà proiettato e discusso il documentario “Le lesbiche non esistono” di Laura Landi e Giovanna Selis (Italia 2012, 60′);
La proiezione sarà preceduta alle 18.30 dalla presentazione del libro “Più veloce dell’ombra” di Federica Tuzi, organizzata da Lìberos, la comunità dei lettori sardi, per il festival letterario diffuso “Entula”; entrambe le iniziative sono inserite all’interno della QUEERESIMA 2018. Le lesbiche non esistono nasce come produzione dal basso e s’interroga sulla condizione di visibilità delle lesbiche in Italia. A partire dall’inesistenza di epiteti (anche ingiuriosi) per definire le lesbiche, contrariamente ad una grande varietà di termini riferibili agli uomini gay, le registe analizzano un genere di omofobia che comincia con il silenzio della negazione, fenomeno che parte anche e soprattutto dall’interno della comunità LGBTQI. Convinte che l’invisibilità sia una forma di discriminazione più subdola e potente di molti falsi stereotipi, le due filmmaker provano a colmare questa assenza e a dare una visione “altra” e realistica di cosa significhi essere donne e omosessuali oggi in Italia: “Troppo spesso manca un’educazione alle parole, al dialogo, al confronto. E parlare di argomenti come questo è la prima maniera per non recepirli in maniera ostile e capire che alla fine tutta questa “lontananza” forse è puramente immaginaria.”
Le proiezioni di LaboratorioVentotto si svolgono all’interno della Queeresima, un percorso politico di riflessione organizzato da Arc Cagliari in collaborazione con associazioni ed enti culturali del territorio, che unisce la Giornata contro l’omo-transfobia, celebrata in tutto il mondo il 17 maggio, al grande e colorato corteo del Sardegna Pride a Cagliari il 7 luglio e che quest’anno, dopo la riflessione delle scorse edizioni dedicata alle domande “Chi siamo”, “Con chi siamo”, “Dove siamo”, ha scelto di indagare il tema della visibilità LGBTQI, chiudendo il cerchio e tornando a parlare del sé: non più ponendosi una domanda completamente introspettiva, rivolta esclusivamente all’identità, ma piuttosto al rapporto fra essa e il mondo circostante, in rapporto ai vari contesti di vita (lavoro, scuola, famiglia, sport, etc.)
L’ingresso è libero con tessera FICC 2018 di Laboratorio 28. Il costo della tessera è di 2,50 euro per precari*, disoccupat* e under 30; 5 euro la quota ordinaria; 10 euro la quota a sostegno del circolo e delle sue attività.