borse di studio ERSU

Si alza la soglia per accedere alle borse di studio ERSU

Si alza la soglia per accedere alle borse di studio ERSU

Doppia vittoria storica per gli studenti sardi. La Regione con delibera di Giunta ha infatti esteso la soglia per accedere alle borse di studio ERSU da €20.000 a €23.253 di ISEE, adeguando anche l’indicatore ISPE con un’estensione sino a €50.550. Tale provvedimento allinea la Sardegna con i massimi ISEE e ISPE previsti a livello nazionale. Inoltre, la delibera prevede l’adeguamento degli importi delle borse di studio ai minimi nazionali: quindi €5.174,66 per lo studente fuori sede, €2.852,71 per lo studente pendolare e €1.950,44 per studente in sede. A fronte di un aumento delle riduzioni delle borse per chi usufruisce di posto alloggio (da €1.275 a €1.990,25) e di servizio mensa (da €481 a €600), vi è un incremento netto delle borse di €562,41 per i fuori sede con posto alloggio e servizio mensa, di €1277,66 per i fuori sede con servizio mensa ma senza posto alloggio, di €658,71 per i pendolari che usufruiscono del servizio mensa, e di €491,44 per gli studenti in sede.
“E’ un risultato storico” commenta Matteo Vespa, coordinatore di UniCa 2.0, “raggiunto dopo dieci anni di battaglie per il diritto allo studio, di pressioni sulla Regione e di rappresentanza in questi anni all’interno del Consiglio d’Amministrazione dell’ERSU. L’importanza dell’estensione degli idonei alla borsa di studio si è dimostrata nell’incremento del FIS di quest’anno assegnato alla Sardegna, grazie alle buone pratiche per il diritto allo studio messe in campo gli anni scorsi, che hanno inciso sulle risorse distribuite dallo Stato alle Regioni per il diritto allo studio. Inoltre,” continua Vespa, “dopo che per anni abbiamo denunciato, anche tramite un ricorso al TAR, la situazione fuori legge degli importi delle borse di studio, sino ad oggi i più bassi d’Italia e sotto i minimi nazionali previsti, la finalmente sana questa situazione d’illegalità”.

La scelta della regione

“La scelta della Regione dimostra ciò che diciamo da anni: è necessaria la volontà politica di riportare Istruzione e Università al centro delle scelte” commenta Giovanni Sotgiu, coordinatore dell’UDU Sassari. “Non si tratta solo della disponibilità di fondi, ma di scegliere come vincolarli. Ci auguriamo che la scelta sia da esempio non solo alle regioni ancora indietro in tal senso, ma anche a livello Nazionale.”
“Le fonti di finanziamento indicate nella delibera (stanziamenti FIS, stanziamenti regionali, entrate dalla Tassa Regionale per il diritto allo studio, fondi PO FSE 2014-2020, risorse ERSU)” continuano i due coordinatori, “ci fanno ben sperare sulla piena copertura finanziaria della misura: vigileremo come sempre che sia garantito il 100% di idonei beneficiari.”
Concludono Vespa e Sotgiu: “Tanto ancora rimane da fare sul settore diritto allo studio: è necessario rimodulare i criteri di esenzione per la tassa regionale per il diritto allo studio almeno sino ai 13.000 di ISEE, per non parlare dei temi della residenzialità studentesca e delle mense. C’è ancora molto lavoro da fare per rendere il diritto allo studio effettivo per gli studenti sardi, ma oggi si è fatto un grande, importante passo nella direzione giusta.

About Riccardo Fanni

Laureato in Giurisprudenza, lettore appassionato, sportivo mancato e viaggiatore compulsivo. "Chi viaggia senza incontrare l'altro, non viaggia, si sposta"

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