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Temporary City al Ghetto la mostra di Nicola Filia

Temporary City è il titolo della personale dello scultore Nicola Filia. Sarà visitabile sino a domenica 11 novembre, con la curatela di Paola Mura e Efisio Carbone.

Nicola Filia si muove nel solco della grande tradizione ceramica, sia come designer sia come artista, affiancando a questa prima materia d’elezione l’uso di altre materie che adopera secondo le sue necessità espressive. In questo senso la produzione scultorea di Filia spazia da forme organiche ed espressioniste a lavori di maggiore sintesi formale dove l’elemento architettonico trova una sua precisa vocazione espressiva. 

I materiali dell’architetto – dell’urbanistica – sono il sole, gli alberi, il cielo, l’acciaio, il cemento,in questo ordine gerarchico e indissolubile, scriveva Le Corbusier. E in questo solco il rapporto uomo-natura è uno dei principali temi su cui si muove Nicola Filia,in un’indagine sul concetto stesso di costruzione,modifica,energia,sfruttamento delle risorse che presenta come sintesi tradotta in una serie di sculture e installazioni dai significati polivalenti,come sottolineano i curatori della mostra Paola Mura ed Efisio Carbone.

In Temporary City le serie di opere si snodano lungo un percorso narrativo entro il quale si esplicita il pensiero dell’artista,dai bianchi boschi metafisici agli alberi carbonizzati fin dentro soffocanti città e strutture fatiscenti.Nel suo appropriarsi dei luoghi l’uomo compie sempre una violenza sullo spazio e la natura: probabilmente (e in questo il pensiero dell’homo faber Filia si fa estremo) non esiste equilibrio tra processi di antropizzazione e ambiente.Un viaggio forte e meditato che mostra l’alta qualità della ricerca e del lavoro di Nicola Filia.

Orario di visita: dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00; dalle 16.00 alle 20.00. Chiuso il lunedì. 

Ingresso: euro 3,00 intero; euro 2,00 ridotto 

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