Proiezione del film Welcome di Philippe Lioret, storia di due ragazzi che affrontano la crudele realtà della vita
Martedì 9-10 ore 20.45 Proiezione e discussione del film “Welcome” di Philippe Lioret. Tre film su migrazioni e disobbedienza civile, in collaborazione con il Teatro Theandric, come anticipazione del festival “Love sharing” e all’interno della rassegna cinematografica ‘Preferirei di no’.
Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Nastri d’Argento, 1 candidatura a David di Donatello, 10 candidature a Cesar, In Italia al Box Office, Welcome ha incassato 936 mila euro. La storia ha come protagonisti due giovani: Bilal e Simon. Bilal, giovane curdo, ha lasciato il suo paese alla volta di Calais, dove sogna e spera di imbarcarsi per l’Inghilterra. Dall’altra parte della Manica lo attende un’adolescente che il padre ha promesso in sposa a un ricco cugino. Fallito il tentativo di salire clandestinamente su un traghetto, Bilal è deciso ad attraversare la Manica a nuoto. Recatosi presso una piscina comunale incontra Simon, un istruttore di nuoto di mezza età prossimo alla separazione dalla moglie. Colpito dall’ostinazione del ragazzo, Simon lo allenerà e lo incoraggerà. A sua volta Bilal aprirà nel cuore infranto di Simon una breccia in cui accoglierlo. Ma il mondo fuori è avverso e inospitale e l’uomo dovrà sfidare le delazioni dei vicini di casa e la legge sull’immigrazione che condanna i cittadini troppo umani e “intraprendenti” col prossimo.
Welcome è un racconto morale che si interroga sul concetto di alterità e in cui è facile riconoscere i canoni dell’attualità. Polemizzando con la legge sull’immigrazione voluta da Sarkozy, che infligge sanzioni severe ai residenti colpevoli di cuore con la straniero, Philippe Lioret mette al centro del suo film l’Altro, un corpo estraneo da sfruttare o da espellere, senza una vera possibilità di integrazione. E’ la storia d’amore e di amicizia tra un uomo e un ragazzo, che affrontano la realtà nelle sue manifestazioni più crude, disumane e inaccettabili. La sopraffazione del più debole è il tema fondamentale. Il punto di incontro tra Simon e Bilal è rappresentato dall’acqua, elemento primitivo che innesca relazionali e allo stesso tempo attende e accoglie la risoluzione del dramma. Il giovane curdo, in cerca di una patria e di un amore, è per il francese l’annuncio di una possibilità, la possibilità di ogni essere umano di ritrovare se stesso e l’altro.