In programma a giugno seminari e incontri, aperti a studenti e cittadini, con i principali esperti del settore aerospaziale
Da lunedì 17 a mercoledì 19 giugno, dalle 8 alle 17, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Corte d’Appello – ospita i seminari di formazione legati all’evento aerospaziale della prima edizione del “Sardinia Deep Space Antenna Seminar 2019” e al “Sardinia: gateway from space-Sardegna: una porta per lo spazio”.
Curati dal professor Massimo Vanzi, gli eventi prevedono la partecipazione di scienziati dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), dell’Agenzia spaziale europea (Esa), dell’Inaf (Istituto nazionale fisica) e della Nasa. Gli appuntamenti sono rivolti a studenti magistrali o dottorandi delle aree di Scienze e Ingegneria.
Giovedì 20 giugno, esperti, docenti e studenti si recheranno a San Basilio per visitare il Radiotelescopio. Sono previste lezioni sul posto e altre iniziative. Tra queste, l’attribuzione di quattro borse di ricerca annuali su temi relativi al Sardinian RadioTelescope. Un altro tassello di pregio curato dal professor Vanzi che rafforza le relazioni tra l’Agenzia spaziale e l’ateneo di Cagliari. Peraltro, tra l’Università del capoluogo e l’Asi è già stato siglato un Accordo quadro. Clicca qui per iscriverti.
Venerdì 21 giugno, dalle 9 alle 13 evento clou al Teatro Massimo in viale Trento. Musica, filmati originali e soprattutto sarà presente l’astronauta Roberto Vittori, che verrà intervistato dal giornalista Mario Scanu e coordina il dibattito con il pubblico. Clicca qui per registrarti.
Verso la Luna e Marte: il ruolo della Sardegna
“Vogliamo raccontare la storia affascinante delle esplorazioni spaziali e il ruolo assegnato alla Sardegna per le prossime grandi avventure verso la Luna e Marte. In questo – spiega Massimo Vanzi, ordinario al Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica – abbiamo un ruolo centrato sul Radio telescopio di San Basilio, che svolge attività radioastronomica e presto diventerà una “Porta per lo Spazio” dal quale supportare le missioni umane e robotiche, lunari e interplanetarie più sfidanti. La mission si proietta negli anni, prevede il coinvolgimento di giovani ricercatori e tecnici, che scuola e Università saranno chiamate a formare. La manifestazione che presentiamo a giugno è pubblica è punta a informare, affascinare e orientare i giovani studenti verso i percorsi di studio rivolti allo spazio”.