Sabato 17 agosto la società Mirtò inaugura il nuovo Expo archeologico, uno showroom con i più importanti siti archeologici della Sardegna.
Il teatro Michelucci di Olbia diventa “L’Isola dell’archeologia”. Sabato 17 agosto la società Mirtò inaugura il nuovo Expo archeologico, uno showroom che ospiterà le società di gestione dei più importanti siti archeologici della Sardegna. Venti espositori in tutto, per un’iniziativa che si protrarrà sino al 20 agosto e rappresenterà una vetrina importante, tra immagini proiettare sui maxischermi, materiale informativo, foto e riproduzioni di una parte significativa del grande patrimonio archeologico dell’Isola. Si va dal sacello Sa Sedda ‘e Sos Carros di Oliena all’altare di su Mulinu di Villanovafranca sino alle riproduzioni di reperti nuragici che arrivano direttamente dalla mostra “I nuragici”, dell’archeologo Franco Campus.
“Abbiamo creato un evento che molte società di gestione dei siti archeologici hanno sposato – spiega Viviana Pinna, archeologa, specializzata in archeologia preistorica e protostorica, con Mirtó sin dalla sua fondazione, nel 2014 – Siamo stati contattati da molte altre importanti realtà dell’archeologia sarda, con l’obiettivo di creare una rete e mettere in contatto tutti gli attori protagonisti. Porteremo questi eventi all’estero – annuncia – per farli conoscere in tutta Europa grazie alla presenza di Mirtò nelle fiere più importanti”.
Il Comune di Olbia è stato tra i primi a credere in questa iniziativa. L’anno scorso il sindaco Settimo Nizzi e l’assessore del Turismo, Marco Balata, sono stati tra i promotori col Comune di Ollolai e con Mirtò della partecipazione dell’Expo dell’archeologia sarda alla fiera di Amsterdam, che di fatto ha lanciato il progetto. Quest’anno in prima fila c’è anche l’assessora della Cultura, Sabrina Serra. “La manifestazione valorizzerà il patrimonio archeologico e museale cittadino e di alcune altre zone dell’isola – sottolinea – così rafforziamo l’offerta turistica e promuoviamo il nostro patrimonio storico”.