Nei giorni tra giovedì 28 e domenica 30 novembre il Teatro Massimo e Sa Manifattura saranno attraversati da appuntamenti inconsueti e originali, proposti dalla programmazione congiunta di Sardegna Teatro e del festival Autunno Danza
Uno degli appuntamenti inconsueti sarà, spettacolo per due persone alla volta: così il duo francese Project InSitu articola La Ronde una performance itinerante che, a partire da venerdì 29 fino a domenica 30, negli interni del Teatro Massimo condurrà gli spettatori – due ogni 40 minuti, dalle 16 alle 19.40 – in un’immersione sensoriale, che travalica i limiti della parola, in cui gli spettatori vengono guidati per mano da performer – Donatella Martina Cabras, Franco Casu, Parwanhe Frei e Andrea Melis – attraverso un percorso immaginativo e multisensoriale alla ri-scoperta dello spazio.
Venerdì 29, sabato 30 e domenica 1 dicembre alle ore 19, gli spazi di Sa Manifattura accoglieranno gli esiti performativi dei partecipanti di fuorimargine, progetto nato in occasione dell’edizione 25 del festival Autunno Danza. Con il sostegno di Sardegna Film Commission, del Conservatorio Luigi Palestrina di Cagliari, di Sa Manifattura e di Sardegna Teatro, fuorimargine ha creato le condizioni di una fruttuosa residenza creativa per gli otto danzatori e perfomer under35 provenienti da tutto il mondo in dialogo con film-maker e musicisti che agiscono nel territorio. Daranno vita a un altro degli appuntamenti inconsueti. Sa Manifattura accoglierà 3 performance a serata.
I Performer sono Zoe Bernabeu (Francia), Nicole Caruana (USA), Audrianna Martin Del Campo (Canada), Umberto Gesi (Italia) Tommaso Giacopini (Svizzera) Alice Giuliani (Italia) Melina Sofocleous (Cipro) Han Yeonji (Sud Corea); le Tutor artistiche Francesca Foscarini con Francesca Massa; i musicisti Davide Collu, Marina Cristofalo, Andrea Cuccu, Nicola Demontis, Matteo Ghironi, Ludovica Massidda, Simone Mura, Giacomo Salís, Sara Vargiu, coordinati da Alessandro Olla e Fabrizio Casti.
Venerdì 29 e sabato 30 alle ore 21, domenica 1 dicembre alle ore 18 al Teatro Massimo, – per la prima volta in Sardegna – Chiara Bersani (Premio UBU 2018 Miglior Artista under35), con Gentle Unicorn, spettacolo proposto da Sardegna Teatro e Autunno Danza.
L’artista ha 32 anni e, nonostante sia affetta da una grave osteogenesi imperfetta, una rara malattia genetica che causa fragilità ossea e predispone a fratture ricorrenti, calca i palcoscenici di tutta l’Italia e l’Europa, collaborando con artisti di fama internazionali e lavorando a diversi progetti in qualità di autrice e performer, con particolare interesse al significato politico che un corpo come il suo, non conforme e perciò eversivo, può assumere semplicemente con la propria immagine quando entra in contatto con la società.
Così racconta Gentle Unicorn:“Io, Chiara Bersani, alta 98 cm, mi autoproclamo carne, muscoli e ossa dell’Unicorno. Non conoscendo il suo cuore proverò a dargli il mio il respiro, miei gli occhi. Di lui raccoglierò l’immagine, ne farò un costume destinato a diventare prima armatura poi pelle. Nel dialogo tra la mia forma che agisce e la sua che veste, scopriremo i nostri movimenti, i baci, i saluti, gli sbadigli. Io, Chiara Bersani, 32 anni, mi assumo la responsabilità di accogliere il suo smarrimento centenario. Dichiaro di essere pronta a donare fiato alle domande universali che l’hanno attraversato: “Perché esisto?” “Da dove vengo?” “Se domani mattina mi trovaste nel vostro giardino, cosa pensereste?” “Sono buono o cattivo?” “Credo in dio o sono io Dio?”
e ancora “Dov’è il mio amore?” “Chi l’ha ucciso?” “Perché, ora che ho raggiunto il punto più umiliante della mia vecchiaia diventando solo un cavallo cornuto a cui escono arcobaleni dal sedere, non posso scegliere di morire?”