La sesta edizione del Babel Film Festival, il primo concorso internazionale destinato alle produzioni cinematografiche che raccontano le minoranze
La giornata di lunedì 2 dicembre, la sesta edizione del Babel Film Festival comincia al mattino con la prima delle cinque masterclass in programma alla Mem – Mediateca del Mediterraneo di via Mameli.
Nell’ambito di Babel Academy, la serie di incontri con affermati professionisti di diversi ambiti dell’attività cinematografica, sarà ospite del festival Alina Marazzi, che a partire dalle 9,30 e per tutta la mattina terrà un workshop sul “Riuso dell’archivio nei film.
Regista di documentari, film e teatro, Alina Marazzi si è formata a Londra negli anni ‘80. Al centro della sua produzione artistica, a partire da Un’ora sola ti vorrei (2002) – il suo primo film documentario d’autore – la ricerca sulla soggettività femminile e il lavoro sulle immagini della memoria. Temi che ricorrono anche nel suo film di finzione Tutto parla di te (2012) con Charlotte Rampling, lungometraggio sul lato oscuro della maternità.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il Babel si sposta nella sala proiezioni della Cineteca Sarda, in viale Trieste, dove sono in programma i cortometraggi in concorso per il Premio Maestrale.
Nel pomeriggio del 3 dicembre si potranno apprezzare film in basco, catalano, nuorese, guaranì, corso e galiziano. Ecco nel dettaglio i corti in cartellone: Zain di Pello Gutiérrez; Ciao Babylon di Kurt Reinhard e Christoph Schreiber; El Pastor de Vilafreser del collettivo studenti della Scuola Sant Esteve de Guialbes; Off The Wall di Nunzio Caponio, che sarà presente in sala; Antolina di Aguero Miguel Ángel; Sur la Terre Nue di Julie Perreard; e Dende o Noso, del collettivo studenti della Scuola Uxio Novoneira.
Dalle 18 il cuore del Babel comincia a pulsare nei locali de Sa Manifattura, in viale Regina Margherita, dove si alternano gli appuntamenti serali tra lungometraggi in concorso ed eventi speciali.
In apertura il cinema catalano con il film di Roger Cassany L’Alguer un Pentagrama com un Carrer (Spagna, 2018; o.l.: catalano di Sardegna / catalano; subt.: ita.; 66′). Un film che racconta di come una lingua, il catalano, sia preservata soprattutto grazie alla musica, alle canzoni popolari. «Sull’isola di Sardegna – spiega la sinossi – e precisamente ad Alghero, tutti cantano. Dal più giovane al più vecchio: a casa, al mercato, al ristorante, a scuola o sul palco. E cantano in catalano. Sono quindi le canzoni che vengono trasmesse di generazione in generazione l’unica speranza per il catalano nell’isola?». A margine della proiezione interviene Irene Coghene, che presiede la Consulta Cívica per les Polítiques Lingüístiques dal Català de l’Alguere, e partecipa Alessandra Sento, direttrice della Società Umanitaria di Alghero.
Si prosegue poi alle 19,20 con il ciclo “Anteprima Cinema Dei Sardi”. In programma la prima proiezione di Raixe. In viaggio con i tabarchini, del regista Andrea Mura che sarà presente in sala. Il documentario fa parte del progetto Ràixe (radice), che intende recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale della comunità tabarchina attraverso la creazione di un museo a Calasetta.
Il lavoro di Mura, ideato appositamente per il museo, conduce lo spettatore alla scoperta della affascinante storia del popolo tabarchino durante secoli di peregrinazioni. Vengono dunque raccontate le avventure di un popolo che può essere considerato emblema di commistioni culturali, migrazioni, connessioni con altre popolazioni mediterranee e allo stesso tempo tenace nel conservare le proprie radici e la propria cultura.
Dalle 21, infine, l’ultima maratona di giornata con i film in concorso: Hotzean Garbitu (Spagna, 2019; o.l.: euskera; subt.: ita.; 14′) della regista basca Maddi Barrenetxea che incontrerà il pubblico al termine della proiezione; We Will Be Happy One Day (Polonia, 2011; o.l.: silesian, polish; subt.: eng.; 46′); del polacco Pawel Wysoczański che sarà presente in sala; e Diario Guaranì (Paraguay, 2016; o.l.: guaranì, español; subt.: ita.; 52′) di Marcelo Martinessi, anche lui ospite del Babel e protagonista di un confronto con il pubblico.
BABEL FILM FESTIVAL
Il festival è promosso dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda di Cagliari e dall’Associazione Babel, per la direzione artistica di Antonello Zanda, Tore Cubeddu e Paolo Carboni.
L’iniziativa è patrocinata anche quest’anno da varie istituzioni italiane ed europee, tra le quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Consiglio d’Europa, la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Cagliari.
Il Babel Film Festival andrà avanti sino a sabato 7 dicembre, con un programma fittissimo articolato in oltre 70 proiezioni, masterclass, concerti, convegni e eventi speciali.
Appuntamenti in programma nella sede della Cineteca Sarda in viale Trieste, a Sa Manifattura in viale Regina Margherita, nella sala Nanni Loy di via Trentino e alla Mem di via Mameli.
BABEL FILM FESTIVAL
c/o Centro servizi culturali Società Umanitaria
Viale Trieste 118, 126 – Cagliari
Segreteria
Tel. 070 278630