Sabato 14 dicembre presso la sala congressi del T Hotel, l’attore e regista italiano ha ricevuto il Premio alla carriera davanti ai numerosi fans
L’iniziativa del Premio alla carriera è stata organizzata dall’associazione culturale “L’Alambicco”, diretta da Alessandro Macis e Patrizia Masala, a conclusione della rassegna cinematografica, che si è tenuta presso l’Hostel Marina dal 3 novembre all’11dicembre e che ha suggellato i 42 anni di successi e soddisfazioni che hanno fatto crescere il cinema italiano, con una programmazione dei film di maggior successo di Verdone.
La serata si è aperta con un profondo e sincero ringraziamento di Carlo Verdone, che accompagnato dalla figlia Giulia, ha raccontato a tutti i presenti il ritorno in Sardegna: “ho incontrato bella gente, belle persone, sincere, genuine”.
Durante la mattinata di sabato passeggiando nel quartiere Castello, nella parte antica della città, è stato fermato da tante persone e ha riferito: “mi rimarranno nel cuore per quello che mi hanno detto, per quello che mi hanno dimostrato, mi fanno sentire utile in qualche modo” quando dicono che tutte le volte che sono tristi guardano i suoi film “e insomma sento di essere un antidepressivo privo di effetti collaterali”.
Ha fatto seguito un Cine Concerto Omaggio del Maestro Romeo Scaccia, il quale durante la proiezione di alcune scene dei film più famosi, ha accompagnato la visione al piano con sue musiche originali, molto apprezzate dall’attore e dal pubblico presente in sala.
Il pubblico ha dimostrato di gradire con risate e applausi scene quali: il finale del film “Un cinese in coma” (la barzelletta finale) o le scene esilaranti di “Bianco Rosso e Verdone” di Pasquale: un emigrato del Sud Italia residente a Monaco di Baviera, che al seggio elettorale fa un monologo incomprensibile perché esasperato dall’accoglienza poco calorosa al rientro in Italia per votare, e quella indimenticabile con la Sora Lella (Lella Fabrizi) quando in macchina, un Verdone giovanissimo (Mimmo), cercava di infilare le calze alla sua amata nonna.
Terminato il concerto, l’associazione “L’Alambicco” ha consegnato il premio che Carlo Verdone ha dedicato con grande emozione a tutti sardi e al suo pubblico senza il quale non sarebbe mai arrivato al successo.
Così annuncia Patrizia Masala:
“Creativo e sensibile autore della commedia italiana, racconta storie, facendo coesistere armonicamente comicità, ironia e umorismo con eventi drammatici. Attento e curioso, osservatore dei comportamenti umani; attraverso una continua ricerca dà voce e corpo ai suoi personaggi mettendoli in scena senza giudicarli. Nei loro confronti ha benevolenza e pietà accompagnate da un velo di malinconia. La fisicità dei suoi personaggi, il linguaggio del corpo rimandano ai grandi maestri del cinema muto: Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd che ci fanno sorridere delle loro avventure e disavventure. Per averci Donato in questi 40 anni momenti di grande cinema, l’associazione culturale L’Alambicco, anche a nome della Regione Sardegna, conferisce il Premio alla carriera a Carlo Verdone, consegna il premio Alessandro Macis, presidente dell’Alambicco.”
L’attore e regista, dopo la consegna del premio che ha dedicato ai sardi per l’affetto dimostratogli, ha risposto ad alcune domande del pubblico sulla sua carriera e sui suoi film, rispondendo a tutti in maniera pacata e spiegando di essere un professionista serio e dedito all’arte del cinema la quale richiede tanti sacrifici e impegni quotidiani.
Infine, a termine della serata, ha regalato una divertente performance musicale, suonando un pezzo improvvisato con la batteria insieme al Maestro Romeo Scaccia, molto gradito e inaspettato per tutti i presenti.
Visto il grande successo dell’evento, chissà che il “nostro” Carlo ritorni in Sardegna con un’idea e un soggetto per la realizzazione di un film proprio nella nostra Cagliari, magari proprio in quegli scorci poco conosciuti del quartiere Castello che lo hanno molto impressionato per la caratteristica ambientazione e, come da lui sostenuto, particolarmente poetica.
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