Gioco d’Azzardo Patologico

GAP, Gioco d’Azzardo Patologico, rovinarsi è un gioco

La “vita esplosa” di un giocatore in scena al TsE di Is Mirrionis in via Quintino Sella a Cagliari con “GAP / rovinarsi è un gioco” di e con Stefano Ledda e un incontro con artisti, psicologi, esperti e operatori dei SerD: DOMANI (martedì 3 dicembre) alle 10 si conclude la seconda tranche del progetto “SARDEGNA 2019 – ROVINARSI E’ UN GIOCO” a cura del Teatro del Segno.

Il progetto GAP serve per sensibilizzare e informare gli adolescenti dell’Isola sui rischi nascosti di un “innocuo passatempo” come il videopoker (o il poker online, il Bingo e il Gratta e Vinci) che può trasformarsi in dipendenza. La forza espressiva del teatro e l’importanza della comunicazione peer to peer – oltre al coinvolgimento di genitori e insegnanti per prevenire la diffusione delle varie forme di ludopatia e in particolare del “GAP” – acronimo per “gioco d’azzardo patologico” – tra i più giovani.

La tournée di “GAP / rovinarsi è un gioco” proseguirà da gennaio nei teatri e nelle scuole dell’Isola (e della Penisola) e prenderà il via anche il progetto “SARDEGNA 2020 – ROVINARSI E’ UN GIOCO” – rivolto agli studenti degli scuole secondaria di primo e di secondo grado (per informazioni e prenotazioni: cell. 392 9779211 – 391 4867955)

Viaggio nella mente di un giocatore DOMANI (martedì 3 dicembre) alle 10 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari con GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” – lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Stefano Ledda, ispirato alla storia (vera) di un giocatore di videopoker – nell’ambito delle iniziative dedicate alla Città Metropolitana di Cagliari sotto le insegne di “SARDEGNA 2019 – ROVINARSI E’ UN GIOCO”, il progetto firmato Teatro del Segno e realizzato con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari.

La pièce teatrale è il fulcro del progetto di sensibilizzazione e informazione sulle nuove dipendenze “non da sostanze” che la compagnia cagliaritana porta avanti da diversi anni nelle scuole e nei teatri dell’Isola e della Penisola – in cui una vicenda emblematica rappresentata sul palco offre lo spunto per una riflessione sulle insidie celate oltre l’apparenza di un innocuo “passatempo” che rischia di trasformarsi in una sorta di “droga” per la mente.

Se “rovinarsi è un gioco” – come ricorda il sottotitolo dello spettacolo, che dà il nome al progetto di respiro regionale – l’antidoto è rappresentato dalla consapevolezza dei rischi nascosti e degli “effetti collaterali” del piacevole brivido dell’azzardo, cui è possibile assuefarsi finendo con il diventare prigionieri di un’ossessione, al punto da desiderare di perdere per “doversi rifare” e recuperare le perdite e quindi giocare, e giocare ancora. La visione dello spettacolo sarà seguita da un incontro-dibattito sulle conseguenze e gli effetti – e le ricadute economiche e sociali – del gioco d’azzardo patologico con l’autore e regista e con psicologi ed esperti del SerD – in cui sarà possibile approfondire i vari aspetti e porre quesiti confrontandosi con un fenomeno “invisibile” (come invisibili spesso ci appaiono i clienti “stregati” dalle slot machines) – ma in costante crescita.

GAP/ Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” – in scena DOMANI (martedì 3 dicembre) alle 10 al TsE di via Quintino Sella a Cagliari conclude la seconda tranche di “SARDEGNA 2019 – ROVINARSI E’ UN GIOCO” iniziata mercoledì 13 novembre con un ciclo di matinées per le scuole e incontri e dibattiti con psicologi, esperti e operatori dei SERD oltre alla replica straordinaria – venerdì 15 novembre alle 21 (fuori abbonamento) – incastonata fra gli appuntamenti della Stagione 2019-2020 di “Teatro Senza Quartiere”.

NOTA – Per tutti i dirigenti scolastici e docenti interessati: il Teatro del Segno comunica che è ancora possibile prenotarsi per aderire al progetto “SARDEGNA 2020 – ROVINARSI E’ UN GIOCO” – per singole classi o sezioni, o anche gruppi di studenti – nelle diverse fasce orarie in base agli impegni e all’attività didattica.

SARDEGNA – ROVINARSI E’ UN GIOCO” progetto di respiro regionale nato con l’obiettivo di riscoprire la “cultura del gioco” al di là e al fuori della pericolosa spirale dell’“azzardo” riparte – non per caso – da Is Mirrionis: «un quartiere che ci sta particolarmente a cuore» – come sottolinea il direttore artistico Stefano Ledda – «un quartiere “difficile” e complesso come lo è la realtà metropolitana, e l’epoca in cui viviamo, e che potrebbe diventare un interessante laboratorio di crescita culturale e sociale per la città».

La storia di un giocatore rivive sul palco del TsE di via Quintino Sella fulcro di “TEATRO SENZA QUARTIERE / per un quartiere senza teatro”, il progetto pluriennale di “teatro sociale” promosso dal Teatro del Segno che punta sulle arti sceniche per restituire identità e centralità al rione sorto dopo il secondo dopoguerra, attraverso eventi e spettacoli, laboratori e incontri in cui riflettere e confrontarsi sui temi fondamentali e sulle questioni d’attualità tra etica ed estetica.

SARDEGNA – ROVINARSI E’ UN GIOCO” guarda in particolare alle giovani generazioni: «La scuola è il punto strategico da cui vogliamo partire, il luogo in cui affrontare e risolvere i conflitti e le questioni fondamentali per la formazione dei cittadini di domani» ricorda Stefano Ledda. «Conoscere i rischi celati dietro un “innocuo passatempo”, che per alcuni potrebbe trasformarsi in dipendenza, è importante: è indispensabile sapere per poter scegliere… e orientarsi nel mondo.»

Il progetto “Rovinarsi è un Gioco” del Teatro del Segno ha ottenuto il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati, della Presidenza del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna, della Consulta Nazionale Anti Usura, dell’A.GIT.A (Associazione nazionale degli ex Giocatori d’Azzardo e delle loro famiglie), di svariati Comuni e ASL della Sardegna, è stato sostenuto dalla Caritas e dalla Camera di Commercio di Cagliari nell’ambito del progetto di sensibilizzazione sull’uso responsabile del denaro, ed è stato ospite del progetto “IO NON MI AZZARDO 2014-2015” al Teatro Fraschini di Pavia, e del progetto triennale “GAME OVER” promosso dalla CaritasArcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela.

SARDEGNA 2019 – ROVINARSI E’ UN GIOCO” è realizzato con il patrocinio e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, in collaborazione con la ASSL di Cagliari e con il supporto del CeDAC Sardegna.

NOI NON CI AZZARDIAMO/ IMPARIAMO A DISTINGUERE IL GIOCO DALL’AZZARDO”:
un laboratorio fra teatro e dipendenza dal gioco d’azzardo per Iscol@

Sull’onda dell’interesse suscitato dallo spettacolo “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” e dell’attenzione da parte di istituzioni e associazioni per il progetto “Sardegna –Rovinarsi è un Gioco” – davanti alla crescente diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo presso i giovanissimi è nato “Noi non ci azzardiamo/ impariamo a distinguere il gioco dall’azzardo” – un laboratorio teatrale rivolto agli studenti delle scuole secondarie inferiori e superiori, finalizzato alla messa in scena di un’opera originale creata e interpretata dagli allievi – inserito tra i Laboratori Didattici Extracurriculari del Bando Iscol@ indetto dalla RAS per gli anni scolastici 2018-2019 e 2019-2020. La visione dello spettacolo “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” si affianca allo studio delle tecniche espressive, e offre lo spunto per di riflessione sui rischi dell’azzardo a livello individuale e sociale.

About Giulia Mannu

Nasce a Nuoro nel 1997. Dopo aver conseguito la maturità scientifica nel 2016, comincia a studiare presso la facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche di Cagliari, intraprendendo l'indirizzo di Scienze Politiche.

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