Il docente di Ingegneria industriale e dell’informazione dell’Università di Cagliari è tra i responsabili del progetto nato per combattere gli atti di bullismo
Quattro università italiane in campo nella lotta al bullismo e cyberbullismo. A portare allo sviluppo dell’app BullyBuster, letteralmente “AcchiappaBulli”, è un progetto congiunto degli atenei di Cagliari, Napoli “Federico II”, Foggia e Bari. Lo strumento digitale sarà creato su misura per giovani, famiglie e scuole.
Si tratta di un’applicazione innovativa che nasce dalla necessità di trovare strumenti avanzati per combattere un fenomeno purtroppo in aumento, in particolare tra le nuove generazioni e il mondo dei social. “Noi pensiamo allo sviluppo di un sistema integrato, in grado di effettuare un rilevamento delle azioni di bullismo sia attraverso metodi di videosorveglianza, sia attraverso sofisticati sistemi di intelligenza artificiale”, spiega Gian Luca Marcialis, docente di Ingegneria industriale e dell’informazione dell’Università di Cagliari, nonché tra i responsabili del progetto.
Il gruppo di coordinamento dei quattro atenei è specializzato non solo nell’ambito tecnologico e dell’intelligenza artificiale ma anche in quello giuridico e psicologico. Il team di BullyBuster prevede, oltre al lavoro dei responsabili scientifici, la collaborazione di dottorandi e assegnisti di ricerca.
Il progetto, avviato pochi mesi fa, è stato finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per una durata di tre anni.