Ultimo incontro prima dell’evento speciale del 28 dicembre della rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi” presso Intrepido Monelli
“La magia del cinema muto – IV edizione”, “Storie di volti e silenzi” organizzata dall’Associazione “La macchina cinema” con il sostegno della Regione Sardegna.
Oggi 20 dicembre, ore 20 con ingresso libero.
Cagliari/Pirri, via Santa Maria Chiara 24A.
Proiezione dei cortometraggi con protagonista l’attore Harold Lloyd.
“Il castello incantato” di Hal Roach e Alfred J. Goulding (1920) 25’;
“Harold sposo” di Hal Roach (1921) 25’;
“Viaggio in paradiso” di Fred C. Newmeyer (1921) 29’
Introduce Elisabetta Gaudina, presidente associazione Hermaea
EVENTO SPECIALE – SABATO 28 DICEMBRE, ORE 19
Intrepidi Monelli. Centro di produzione per lo spettacolo Viale Sant’Avendrace 100
Proiezione del lungometraggio Preferisco l’ascensore – Safety last di F. Newmeyer e S. Taylor (‘23) 73’
Sonorizzazione dal vivo con musiche originali dell’orchestra BALKANSKI PUT (La via dei Balcani) con Zdenko Trivic, batteria – Vukasin Rodic Vule, chitarra – Giancarlo Di Fabi, basso
Introduzione del film a cura di Gabriella Gallozzi
I partner della manifestazione sono l’Associazione culturale L’alambicco, Intrepidi Monelli, Associazione culturale Hermaea, Circolo del cinema Quartu S.Elena, FICC Federazione Italiana dei circoli del cinema, Centro regionale FICC Sardegna, Cineteca di Bologna, Museo Nazionale del Cinema, CISLE, FuoriAsse, CISESG, ANAC Associazione Nazionale Autori Cinematografici, BookCiak Magazine, Associazione Calipso, AIRSC Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema, Teorema rivista di cinema, Associazione PassaParola di Marsiglia, Ls video produzioni, Subitonline.
Ideazione e organizzazione Associazione culturale La macchina cinema
Direzione artistica Patrizia Masala – Coordinamento seminari Alessandro Macis
La rassegna, realizzata grazie al sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura della RAS, si presenta con un taglio unico, probabilmente mai realizzato in Italia, dedicato interamente al “comico muto”.
Benché la comicità cinematografica abbia trovato un suo sviluppo non trascurabile fin dal famoso “Arroseur arrosé” dei fratelli Lumiere, è stato Mack Sennett il vero maestro di questo genere. A lui si deve prevalentemente l’invenzione di quella meccanica del riso, epidermico e volgare quanto si vuole, ma immediato e non privo di risvolti satirici e grotteschi, che tutto il cinema comico successivo, fino ad oggi, in larga misura ha impiegato e continua a impiegare.
Una comicità che spesso nasce dal violento e immediato contrasto di due diversi personaggi, di due situazioni differenti, di fatti contrapposti, e che ha trovato nel cinema la sua forma privilegiata, esplicita, semplice e popolare.