La parete esterna dell’Istituto Maria Ausiliatrice ospita l’opera realizzata da nove giovani migranti all’insegna dell’inclusione
È stato inaugurato giovedì 16 gennaio, in via Achille Grandi, il murale “Todomondo” realizzato dai nove giovani migranti protagonisti del laboratorio creativo “Murales metropolitani”. L’iniziativa, finalizzata all’inclusione sociale, è stata inserita nell’ambito del progetto “Tottus impari” del Ciofs FP Sardegna, in risposta al bando “Cumentzu”, finanziato con il Programma Operativo Regionale Fse 2014 – 2020. L’intero lavoro è stato supervisionato da Riccardo Pinna, muralista di San Gavino e Presidente dell’Associazione Skizzo.
Il murale si estende per trentacinque metri nella parete esterna dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Cagliari. L’opera viene donata dai giovani migranti ai cittadini per dimostrare il proprio senso di appartenenza alla comunità sarda. Si tratta di un patchwork collettivo dalla texture urbana, sviluppato sulla base della tecnica dei batik. Nominato “Todomondo”, il murale intende raccontare con i colori e le forme geometriche le storie dei nove ragazzi, provenienti da diversi Paesi dell’Africa e dal Bangladesh.
Sani è fiero dell’impatto che la sua opera ha sull’arredo urbano; viene dal Niger e qui in Sardegna cerca un futuro migliore. Omar di origine gambiana, musicista, afferma deciso “noi siamo artisti, cambiamo il mondo!”. Djiedi viene dal Mali, serio e silenzioso, ha lavorato sodo. Alieu, originario del Gambia e Umar del Guinea-Bissau, i due giganti, senza bisogno di scale hanno raggiunto le parti più alte della parete. Omar, gambiano, non si è perso in chiacchiere e ha messo a frutto nell’opera le sue qualità artistiche. Buba, giovanissimo, proviene dal Senegal, sogna di diventare un calciatore. Masud, è il più piccolo del gruppo; ha fatto un lungo viaggio dal Bangladesh e abbiamo scoperto che ha una predilezione per il colore verde. Chaka preciso e mite, proviene dal Mali, ha curato i dettagli dell’opera.