ospedale san francesco

Trapianti a Nuoro l’infopont presso il San Francesco

Trapianti, un info point a Nuoro nel reparto di anestesia e rianimazione all’interno dell’ospedale San Francesco

Un punto informativo permanente dedicato alla donazione degli organi sarà allestito nell’Ospedale San Francesco di Nuoro. A promuoverlo e gestirlo, all’interno del reparto di Anestesia e Rianimazione, sarà la Dottoressa Pietrina Ticca, referente del coordinamento trapianti presso l’Area Socio Sanitaria Locale di Nuoro, che sarà a disposizione di tutti i cittadini per fornire risposte e chiarimenti sul tema.

Nell’info point sarà possibile avere risposte sui trapianti d’organi e, in particolare, come e dove è possibile esprimere la propria volontà rispetto alla donazione. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare le persone all’importanza di compiere una scelta informata e consapevole quando si è in vita, senza demandare una decisione difficile ai propri familiari in un momento di dolore e scarsa lucidità qual è quello della morte.

Come si diventa donatori di sangue?
Per donare il sangue è sufficiente essere maggiorenni e in buona salute. La donazione è semplice e sicura. Il prelievo è eseguito da personale specializzato, si utilizzano materiali sterili e monouso, e avviene presso apposite strutture. Esiste infatti una rete capillare che coinvolge istituzioni e mondo dell’associazionismo a cui è possibile rivolgersi per diventare donatori. Si può anche diventare donatori abituali, donando periodicamente il sangue. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere ai Centri di raccolta, conservazione e distribuzione del sangue umano, operanti nel territorio della Regione Sardegna o nelle sedi dell’Associazione volontari italiani del sangue (AVIS).
Ai lavoratori dipendenti la legge italiana riconosce la giustificazione dell’assenza dal posto di lavoro certificata dai centri presso cui si effettua la donazione del sangue e, di conseguenza, il diritto al recupero fisico nelle 24 ore successive alla donazione con relativa corresponsione della remunerazione.
Visualizza l’elenco delle strutture trasfusionali

Come si diventa donatori di organi e tessuti?
Tutti siamo potenziali donatori di organi e tessuti.
Per diventarlo è sufficiente esprimere la propria volontà attraverso uno dei seguenti metodi:
• la compilazione di un modulo disponibile nella propria Asl o il medico di famiglia;
• la compilazione in ogni sua parte del tesserino blu inviato dal Ministero della Salute. Chi non ne è in possesso può scaricarlo dal sito apposito a cura del ministero della Salute e del Centro nazionale trapianti;
• l’iscrizione all’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi e tessuti) o ad altre associazioni di volontariato o di pazienti;
• una dichiarazione di volontà datata e firmata, scritta su un qualsiasi foglio dove sono indicati nome cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale ed estremi di un documento di identità, che le persone portano con sé insieme ai propri documenti.
Consulta la pagina “La rete dei trapianti”

Cosa è la dichiarazione di volontà?
La dichiarazione di volontà serve a garantire che il cittadino esprima in modo libero e chiaro le sue intenzioni in merito all’eventualità di donare o meno gli organi dopo la morte. Essa può essere modificata i qualsiasi momento: l’ultima dichiarazione prestata in ordine di tempo sarà considerata valida.

Se il cittadino ha espresso volontà positiva alla donazione, in caso di morte, i familiari non possono opporsi al prelievo di organi. Il prelievo invece non può essere effettuato se la persona ha espresso volontà negativa.

Nel caso in cui il cittadino non abbia espresso nessuna volontà in merito alla donazione, la legge prevede la possibilità per i familiari (genitori, figli maggiorenni, coniuge non separato e convivente more uxorio) di opporsi al prelievo durante il periodo di osservazione di morte.

Se il cittadino è minorenne, la decisione sul prelievo degli organi spetta ai genitori. In questo caso, se uno dei due è contrario il prelievo non potrà essere effettuato.

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