Il caldo anomalo di quest’inverno primaverile sta stravolgendo i ritmi della natura.
Il caldo anomalo di quest’inverno primaverile (+1,65 gradi rispetto alla media secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr) sta stravolgendo i ritmi della natura e a pagarne sarà innanzitutto l’agricoltura.
Molte piante non riescono perciò a soddisfare il fabbisogno di freddo. Infatti questa assenza crea confusione nelle piante causando degli scompensi nel germoglio, un indebolimento della pianta, minore vigore e quindi meno produzione e qualità inferiore.
Chi paga di più questa primavera anticipata sono sia le piante da frutto che i prodotti orticoli. Le temperature fuori dalla media anticipano la maturazione dei prodotti, creando delle sovrapproduzioni e mandando in tilt anche le programmazioni colturali degli agricoltori.
Innanzitutto perché c’è una maggiore necessità idrica che costringe ad anticipare l’annata irrigua, chiesta nei giorni scorsi dalla Coldiretti e già nell’agenda dei consorzi di Bonifica.
“L’andamento anomalo di questo inverno – secondo il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – ci conferma che stiamo subendo le conseguenze dei cambiamenti climatici, con una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali. Dobbiamo sperare di non subire ancora troppo a lungo queste temperature miti e mancanza di precipitazioni.
L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi. I danni calcolati arrivano ad una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali.
“Nel cercare di mitigare i danni dobbiamo prendere atto dei cambiamenti climatici” afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba.
“Non c’è stagione in cui non commentiamo anomalie. In autunno le prolungate precipitazioni, adesso il caldo anomalo e la siccità. Per questo invochiamo ancora una volta il forum permanente sui cambiamenti climatici”.