Mirtò bronzetto

Mirtò e maschere antiche al Carnevale di Tempio

Grande attesa per il bronzetto che ritrae il demone-eroe rinvenuto ad Abini

Sarà uno dei protagonisti del Carnevale di Tempio, con un viaggio indietro nel tempo che riporta alla luce la storia millenaria della Sardegna. Un bronzetto con 4 occhi e 4 braccia rinvenuto nel 1865 nella località chiamata Abini, nel comune di Teti. La novità assoluta che Mirtò, il festival internazionale del mirto, affiancherà alla festa del Carnevale di Tempio.

Dal 20 al 25 febbraio ci sarà la celebrazione di “Lu Carrasciali Timpiesu” nell’edizione 2020. I preparativi per la sei giorni tempiese sono iniziati con l’approvazione dei progetti dei 18 carri allegorici a concorso e dei due carri di Re Giorgio e Mannena.

Arriva la notizia della creazione di una vari eventi con protagonista Mirtò, il brand che da Olbia ha deciso di affiancarsi ad eventi di richiamo. Dopo la riuscita collaborazione con la città di Tempio per la tappa del Rally Terra Sarda, ora nasce lo showroom all’interno dello Spazio Faber.

ARCHEOLOGIA. Sarà la statuetta di bronzo rinvenuta ad Abini la più grande attrazione dello showroom di Mirtò, un demone-eroe con 4 occhi e 4 braccia.
Custodito nel museo archeologico di Cagliari, è interpretato come una rappresentazione di una divinità o di un uomo-eroe dotato di super poteri. Demone-eroe che appartiene alle manifestazioni trascendentali che contraddistinguono la manifattura del periodo nuragico. “Si tratta di un bronzo figurato, proveniente da Abini-Teti a Nuoro, custodito nel museo archeologico di Cagliari e rappresenta un eroe divinizzato – spiega Franco Campus, responsabile scientifico della mostra di Mirtò su maschere e tradizioni dei carnevali in Sardegna.

Una iconografia che richiama il possibile uso di maschere, che pare indossassero anche alcune delle celebri statue di Mont’ e Prama.
“Questo confermerebbe la consuetudine da parte di soggetti importanti della società di utilizzare le maschere nell’ambito di rituali particolari che tramandano storie di eroi divinizzati” sottolinea Franco Campus.

ARTE E MASCHERE. Tempio si conferma così città della cultura. Mirtò ha deciso di allestire uno showroom con un’esposizione di maschere della tradizione del carnevale in Sardegna, rappresentative di storie e suggestioni che si perdono nel tempo. Una composizione che si affiancherà a una mostra fotografica e un’esposizione delle maschere più conosciute della versione moderna del Carnevale di Tempio.
Un progetto fortemente voluto da Salvatore Azzena, presidente di Mirtò e dal Comune di Tempio Pausania. La parte tecnica sarà gestita da Viviana Pinna, responsabile del progetto e Franco Campus, archeologo e sindaco di Ittireddu, nel ruolo di responsabile scientifico.

IL COMUNE. Mirtò sarà poi ancora una volta protagonista di un progetto di promozione e valorizzazione delle eccellenze, a partire da quelle enogastronomiche, ospitate all’interno di gazebo posizionati in piazza della Libertà.
Un progetto sposato dal Comune di Tempio, dopo il successo della partecipazione di Mirtò alla tappa tempiese del Rally Terra Sarda. Il Comune metterà a disposizione lo Spazio Faber, il museo diffuso sulla musica dedicato al grande Fabrizio De Andrè.
Mirtò ha la grande capacità di saper valorizzare le risorse agroalimentari e produttive del territorio. Inoltre ci sarà lo showroom ospitato nello Spazio Faber sulla storia delle maschere del carnevale e della tradizione delle feste della Sardegna” – spiega Gianni Addis, sindaco di Tempio -.

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