Una ricerca sugli spostamenti di studenti e lavoratori nel capoluogo mostra un utilizzo smisurato delle automobili. Ancora poco diffusa la mobilità sostenibile.
Spesso ci si mette al volante della propria auto per pura abitudine, senza considerare il risparmio e le migliori conseguenze ambientali che si avrebbero usando mezzi pubblici o il trasporto attivo. Il 30% degli spostamenti tra casa e studio-lavoro, infatti, non va oltre i cinque chilometri. Ne dà conto una ricerca dell’Università di Cagliari sulla mobilità intelligente e sostenibile con il programma Svolta Cagliari.
“In 1.700 hanno accettato di utilizzare l’app ‘Svoltiamo’ che consente di monitorare i propri movimenti e vincere dei buoni di mobilità con sconti o omaggi relativi a bus, metro, car sharing e mezzi alternativi”, spiega il docente Italo Meloni, responsabile scientifico del progetto.
La ricerca
48.000 persone sono state intervistate attraverso dei questionari. I risultati si sono rivelati sconcertanti. La mobilità sostenibile presenta gravi difficoltà nell’inserimento nella vita dei pendolari cagliaritani. Gli spostamenti che interessano giornalmente l’area metropolitana di Cagliari, da e verso i Comuni limitrofi sono circa 211mila. In particolare, più di 122mila sono le persone che si muovono verso Cagliari per studio o lavoro. Circa la metà sono spostamenti interni. Il 38% di queste arrivano dall’hinterland, il 12% sono movimenti provenienti da comuni esterni. In un giorno medio feriale si registrano 170mila veicoli in entrata.
Il record di Cagliari
Il capoluogo sardo detiene il triste record della percentuale più alta di spostamenti in macchina (78%), oltre ad essere la seconda in Italia per numero di macchine ogni 100 abitanti: la statistica dice 65, che piazza Cagliari dietro solo a Catania. Numeri da brividi. “Ogni giorno, in quest’area del capoluogo pari a cinque chilometri quadrati, entrano 110mila auto, con picchi di 14mila auto nell’ora di punta. L’obiettivo – aggiunge il docente di Pianificazione dei trasporti – è di scendere almeno a 11mila”.
Gli studenti
Gli studenti universitari sono i più green: solo il 21,1% sceglie l’auto come conducente, mentre il 61,5% utilizza il trasporto pubblico e il 6,8% va a piedi. I lavoratori, invece, preferiscono utilizzare l’auto privata per il proprio spostamento casa lavoro (58,1%) e solo 20,1% si sposta con il trasporto pubblico. La mobilità attiva è invece scelta dal 12,5% dei lavoratori (8,6% piedi e 3,9% in bici). Sono insomma i giovani i più fieri pionieri della mobilità sostenibile.
Gli automobilisti
La percentuale di automobilisti si alza uscendo da Cagliari: i lavoratori che si muovono su quattro ruote sono il 51% tra i residenti nella città, mentre il 68% di quelle provenienti da altri comuni. Ci sono automobilisti insoddisfatti, costretti ad utilizzare il proprio veicolo, ad esempio, per accompagnare i propri figli a scuola. Poi ci sono gli amanti dell’auto: difficile convincerli. Un altro gruppo è costituito dagli automobilisti “per convenienza”: la macchina gli conviene economicamente e in questioni di tempo; tuttavia, se le alternative di mobilità sostenibile si presentassero più convenienti, sarebbero pronti ad abbandonare il volante. L’ultimo gruppo è quello degli automobilisti aspiranti ambientalisti: sono quelli che risultano spinti da motivazioni di natura ecologista e a cui non piace guidare l’auto, ma per abitudine continuano ad utilizzarla.