Cagliari, la spiaggia del Poetto ritorna a splendere e si rivedono tante conchiglie. Il docente Demuro: “Una meraviglia. Ci mostra quanto la natura sia potente e resiliente”
Nonostante le notizie negative riguardanti il Coronavirus, ci sono anche notizie come questa che fanno riflettere. Ci suggeriscono spunti di riflessione su quale sia il ruolo dell’uomo in tutto questo, mettendo in discussione alcuni dei nostri principi e valori della società attuale.
A causa dell’emergenza Coronavirus, il Poetto è attualmente deserto. E così, d’inverno, la spiaggia è rinata. E sono tornate le conchiglie. La mancanza dell’uomo nella spiaggia sembra aver “purificato” l’ambiente circostante.
La scoperta è stata fatta dal team di MedCoastLab. La squadra in questi ultimi giorni ha effettuato rilievi su tutta la spiaggia del Poetto, in supporto al Comune di Cagliari.
“Ho pensato di condividere con voi il privilegio di aver potuto lavorare, in questo momento difficile, in questa meraviglia. Il Poetto in queste immagini di oggi, senza una persona, mostra quanto la sua natura sia potente e resiliente”, ha scritto Sandro Demuro, docente di Geomorfologia costiera dell’Università di Cagliari e responsabile del progetto MedCoastLab che studia, tra l’altro, anche l’erosione della spiaggia cagliaritana.
“Le biomasse lasciate da dicembre 2019 hanno triplicato temporaneamente la spiaggia alla prima fermata”, ha dichiarato, “magnifiche e complesse berme vegetali, come si vede dalle foto, hanno protetto la spiaggia e le infrastrutture nel periodo critico invernale. La mancanza, triste e forzata, di pressione antropica in queste ultime settimane ha permesso anche una copiosa sedimentazione di conchiglie (normalmente non durano neanche un giorno). Nell’emergenza di questi drammatici giorni un segnale positivo e incoraggiante di resilienza formidabile. Sta a noi sintonizzarci sulla frequenza di quel segnale e imparare la lezione. Andrà assolutamente tutto bene”.