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Turismo, la Sardegna fa i conti col Coronavirus: alberghi e ristoranti al tracollo

Secondo le previsioni della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, le aziende turistiche dell’isola rischiano un calo di fatturato di 500 milioni

Come in tutta Italia, l’ondata di crisi generata dal Coronavirus mette in ginocchio anche il settore terziario della Sardegna, in particolar modo il comparto alberghiero e della ristorazione. A mettere nero su bianco una prima stima sull’impatto causato dalla pandemia è la Fondazione Nazionale dei Commercialisti con un focus elaborato sulla base degli ultimi bilanci delle Srl e dedicato alle imprese del settore Ristoranti e Alberghi.

L’impatto negativo sul settore turistico sarebbe dovuto sia al calo della domanda già precedente all’emergenza virus, che al blocco delle attività imposto dal lockdown per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Pur essendo ancora troppo presto per elaborare il reale effetto sull’attività produttiva in Italia, e data l’incertezza sulla tipologia e sulla durata effettiva delle imposizioni del governo, il report della FNC valuta i bilanci del settore Ristoranti e Alberghi prevedendo due mesi di lockdown e una graduale ripresa delle attività nei mesi successivi.

Le stime della FNC

Lo studio è stato condotto su un campione di società includendo tutte le Srl che hanno presentato almeno un bilancio nell’ultimo triennio disponibile (2016-2018). Secondo i dati analizzati si stima una perdita di fatturato, per le sole Srl del comparto (72.748 società, di cui 53.145 relative alla ristorazione e 19.603 del settore recettivo) di 16.7 miliardi di euro, pari a un calo, rispetto al 2019, del 44.1%. In particolare, il comparto alberghiero è colpito da un calo di 7.9 miliardi di euro, pari al -53.8%, mentre il comparto della ristorazione perde 8.8 miliardi di euro, pari al -37.9%.

A livello regionale la Lombardia è la più danneggiata con -3.5 miliardi di euro, seguita dal Lazio con -2.7 miliardi di euro e poi dal Veneto con -1.6 miliardi di euro. L’impatto sul fatturato 2020 del settore in Sardegna segna invece -514 milioni di euro: -325.956 milioni di euro per gli alberghi e -188.259 milioni di euro per la ristorazione.

L’allarme di Federalberghi

Numeri preoccupanti per l’isola, che dopo l’annullamento della stagione primaverile e i mancati guadagni delle festività pasquali, si prepara a vivere un’estate precaria a livello turistico. A questo proposito la Federalberghi Sardegna ha inviato una lettera a tutte le forze politiche richiedendo un confronto con le commissioni del Consiglio regionale che provvederanno alla creazione delle misure per il sostegno aziendale.

“È ormai chiaro – si legge nel documento – che senza un adeguato supporto alle imprese, ci si troverà in pochi mesi davanti ad una bomba sociale pronta a esplodere, con decine di migliaia di lavoratori stagionali senza reddito e una filiera diretta dell’ospitalità totalmente cancellata dal PIL sardo”.

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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